AGRIGENTO – La vicenda dei fondi vincolati, destinati a servizi sociali e infrastrutture ma usati per tappare i buchi di bilancio del Comune di Agrigento, continua a scuotere la città. Non si tratta soltanto di un presunto abuso riconducibile all’attuale amministrazione Miccichè: la storia affonda le radici negli ultimi dieci anni e chi oggi governa, in larga parte, ha già fatto parte delle giunte che hanno approvato e avallato quei bilanci.

Le cifre del “saccheggio”

Dai riscontri contenuti nella lettera del 15 settembre 2025 firmata da Giuseppe Di Rosa, presidente dell’associazione Nuovo Millennio e portavoce del progetto civico Tutti insieme per una città normale, emerge un quadro drammatico:

  • 35 milioni di disavanzo iniziale (2015);

  • 28 milioni di debiti verso la banca tesoriera (2016);

  • 18 milioni coperti con anticipazione da Cassa Depositi e Prestiti;

  • 10-12 milioni prelevati da capitoli destinati a sociale, scuole e infrastrutture

Un elenco lungo e dettagliato riguarda i fondi sottratti: dal contributo regionale per gli alloggi delle famiglie in difficoltà (516 mila euro) ai trasferimenti per i disabili gravissimi (68 mila euro), dai buoni libro e buoni viaggio ai fondi europei per il contrasto alla povertà (oltre 2,4 milioni).

La risposta della Regione

La denuncia non è caduta nel vuoto. Il giorno successivo, il 16 settembre, l’Ufficio di Gabinetto del Presidente della Regione Renato Schifani ha trasmesso la segnalazione agli assessorati competenti, richiamando l’attenzione sulla “paventata distrazione di risorse destinate a servizi essenziali quali assistenza ai disabili gravissimi, sostegno alle famiglie, progetti per minori, lotta alla povertà, manutenzione del territorio e istruzione”

LETTERA RISPOSTA PRESIDENTE SCHIFANI PROT. 21127 LETTERA RISPOSTA UFFICIO PRESIDENTE SCHIFANI ALLA SEGNALAZIONE SULLA DISTRAZIONE DEI FONDI

Un riconoscimento istituzionale che rende ufficiale lo scandalo.

Non solo Miccichè: un sistema che viene da lontano

È troppo facile oggi scaricare tutta la responsabilità sull’amministrazione guidata da Francesco Miccichè. La verità è che gran parte delle somme sottratte risale a gestioni precedenti, con lo stesso schema: approvazioni di bilancio che hanno permesso l’uso improprio dei fondi vincolati.

Molti dei consiglieri comunali che hanno alzato la mano ieri siedono ancora oggi in Aula Sollano; alcuni assessori di allora rivestono incarichi politici nell’attuale giunta o nell’indotto politico-amministrativo.

La denuncia di Di Rosa è chiara: “Non è più accettabile che risorse destinate ai più fragili restino inattuate a fronte di debiti e inefficienze amministrative. Il Consiglio comunale, che approva i bilanci, è corresponsabile al pari della Giunta”

LETTERA BILANCIO SINDACO PRES C…LETTERA BILANCIO SINDACO PRES CONSIGLIO CONSIGLIERI PREFETTO PRES REGIONE DEL 15.09.2025

L’ultimatum

L’associazione Nuovo Millennio e il movimento civico Mani Libere hanno già annunciato che, in assenza di chiarimenti ufficiali entro dieci giorni, verrà depositato un esposto alla Procura della Repubblica di Agrigento e alla Corte dei Conti

“Chi ha procurato il danno al Comune e alle famiglie agrigentine deve essere chiamato a risponderne pubblicamente. Non ci fermeremo: la verità dovrà essere resa pubblica e le responsabilità accertate, senza sconti per nessuno” – ha ribadito Giuseppe Di Rosa.

La domanda inevasa

Agrigento si trova oggi a dover fare i conti con un passato che ritorna. La distrazione dei fondi non è figlia di un solo sindaco, ma di un sistema che ha attraversato più amministrazioni, con continuità politica e condivisione di responsabilità.

La domanda allora è inevitabile: chi risarcirà gli agrigentini e le famiglie più fragili del danno subito, economico e sociale, negli ultimi dieci anni?

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