Agrigento, 20 settembre 2025. — Ancora sangue sulle strade di Agrigento. Questa sera un incidente autonomo è costato la vita a un uomo molto conosciuto in città, la cui identità, pur non essendo stata ancora diffusa ufficialmente, ha gettato nello sconforto l’intera comunità.

Secondo le prime ricostruzioni, la vittima stava percorrendo Viale Emporium a bordo del proprio scooter quando ha perso il controllo del mezzo, andando a schiantarsi violentemente contro un albero. I Carabinieri del Radiomobile, giunti sul posto insieme ai sanitari del 118, hanno avviato immediatamente i rilievi.

Le verifiche si concentrano in particolare su una profonda buca presente sull’asfalto, già nota a chi quotidianamente percorre quel tratto di strada e definita da molti cittadini la “maledetta buca”. Sarebbe stato proprio l’impatto con quell’insidia a provocare la perdita di equilibrio e il tragico incidente.

Non ci sarebbero dubbi, dunque, sul motivo della caduta: una strada dissestata e mai adeguatamente messa in sicurezza.


La rabbia dei cittadini

La notizia ha suscitato sgomento e rabbia tra gli agrigentini, che da tempo denunciano le condizioni disastrose delle vie cittadine, troppo spesso caratterizzate da buche e avvallamenti che diventano trappole mortali per automobilisti e motociclisti.

Solo poche ore fa un altro incidente aveva spezzato la vita di un 72enne dopo la galleria Spinasanta: due vittime in un solo giorno, in due punti diversi della città, che riaprono con forza il tema della sicurezza stradale e della manutenzione urbana.


Le domande inevase

Quanti altri morti dovranno esserci prima che le istituzioni intervengano con decisione?
Perché tratti di strada così pericolosi rimangono privi di interventi rapidi e risolutivi?
E soprattutto: chi pagherà per queste tragedie?

Agrigento piange oggi un altro figlio, vittima non solo della sfortuna, ma soprattutto di una burocrazia lenta e di una manutenzione che sembra non essere mai una priorità.

Autore