Quando la toppa sarebbe peggio del buco. Ne è convinto il consigliere comunale empedoclino Giuseppe Grassonelli,  nel bel mezzo della tempesta politica che 4 consiglieri comunali di opposizione vorrebbero scatenare a breve, presentando una mozione di sfiducia al sindaco Calogero Martello. Per tenere alta la bandiera della maggioranza in aula Amormino, Grassonelli ha dovuto dare fondo alle proprie conoscenze relative al quadro economico attuale dell’ente, con particolare riferimento al confronto con chi aveva preceduto questa amministrazione. Scrive Grassonelli: “L’interpellanza presentata dai consiglieri di opposizione ai lavori del Consiglio Comunale del 18 settembre scorso, il cui oggetto di discussione doveva essere lo stato di crisi finanziaria del Comune, si è rivelato invece come un artefatto per lanciare in chiave populista una probabile mozione di sfiducia nei confronti del primo cittadino. Questo appare evidente dal momento in cui l’opposizione fa finta di non capire la risposta precisa del sindaco a tutti i quesiti posti, risposta supportata da numeri, dati, atti che testimoniano la veridicità dei fatti illustrati dal sindaco. I debiti, i ritardi nei pagamenti, la lentezza degli uffici e le numerose insolvenze sono il risultato del dissesto dichiarato dall’amministrazione precedente”.

“Evitare un ennesimo dissesto solo riequilibrando i conti”

E ancora: “Dissesto che poteva evitarsi se l’amministrazione dei cinquestelle invece di perdere tempo alla ricerca di colpevoli, si fosse dedicata alla stesura di un piano di riequilibrio finanziario che ci avrebbe salvato dal baratro in cui ci troviamo oggi dopo ben nove anni”. E ancora: “Ma non è stato solo questo il motivo per cui oggi si rischia un secondo dissesto. Il sindaco ha ricordato all’opposizione che il successivo piano di riequilibrio – presentato dopo ben quattro anni dalla proclamazione del dissesto e accolto con riserva dal ministero – non ha rispettato un solo punto delle azioni da compiere per rimettere a posto i conti. Ne ricordiamo uno su tutti, ovvero l’azione forzosa di recupero dei tributi. Ebbene, l’amministrazione Carmina in tutto il suo mandato non ha prodotto un solo accertamento dei tributi. Questo ha provocato una notevole diminuzione delle entrate, il cui risultato è la precaria attuazione dei servizi da fornire alla città. E vogliamo parlare dello svuotamento della pianta organica, del personale ridotto all’osso grazie sempre alla scellerata decisione di dichiarare un dissesto ideologico. Per non parlare del fatto che l’amministrazione Martello si è dovuta caricare anche l’onere di approvare ben quattro bilanci dell’amministrazione Carmina. L’opposizione, invece di chiedersi come questo sia stato possibile, invece di accogliere favorevolmente l’intenzione del sindaco di presentare un piano riequilibrato che ci dia una speranza, ha pensato bene di sbandierare la mozione di sfiducia sfruttando la bassissima popolarità del sindaco presso i cittadini. Questa amministrazione naturalmente ha commesso degli errori, più volte ho segnalato come la lentezza delle azioni della macchina amministrativa siano una criticità che si ripercuote drammaticamente su tutta la città. Numerose volte ho evidenziato come la mancanza di una corretta comunicazione sui social, ha deteriorato il rapporto con i cittadini e prestato il fianco ad una narrazione distorta dei fatti”.

Distacco della gente dalla politica e dal sindaco

Calogero Martello

Continua Grassonelli: “Non sto dicendo che sono state dette delle menzogne, poiché i grandi problemi (raccolta differenziata, strade disastrate, continue rotture della rete idrica, sporcizia per le strade) sono sotto gli occhi di tutti, ma che le vere cause di queste criticità sono spesso raccontate in modo alterato. Tutto questo, e qualche scelta politica non felice, ha portato ad una mancanza di empatia totale tra il primo cittadino e la città. Ma questo non può essere, a mio modo di vedere, l’esatto metro di misura per valutare l’opportunità di presentare una mozione di sfiducia. Oggi commissariare l’ente vuol dire non solo commettere lo stesso errore di dieci anni fa, ovvero paralizzare tutto, ma anche velocizzare la strada per un nuovo dissesto che ci porterebbe ad altri 5/10 anni di notte buia, una vera catastrofe per la città. L’unica strada da perseguire è il bilancio riequilibrato, non possiamo ripetere lo stesso errore commesso dai cinquestelle. Il sottoscritto, in questi anni, ha sempre messo al primo posto il bene della città, anche quando in Consiglio Comunale si sono dovuti prendere provvedimenti impopolari come l’approvazione del PEF. Più volte ho appoggiato mozioni presentate dall’opposizione, perché il mio metro di misura è il bene comune. Ad esempio, nell’ultimo consiglio l’opposizione ha presentato una mozione sul dissalatore, trai i firmatari troverete il sottoscritto, con mio dispiacere l’unico della maggioranza. Ma non mi sono limitato solo alla firma, in consiglio ho presentato una nota ad integrazione della mozione. Una relazione che da una visione più dettagliata dell’intera vicenda emergenza idrica e dissalatore a Porto Empedocle. Oggi dobbiamo tifare tutti, per il bene comune, che questa amministrazione riesca a presentare un piano di riequilibrio credibile e concreto; chi non lo fa… ebbene non vuole il bene della città”. Vedremo se l’appello di Grassonelli sarà colto da chi vorrebbe cacciare Martello e consegnare il paese a chissà quanti anni di limbo. Anche perchè alle viste, si voterebbe tra un anno e mezzo circa, non si intravedono figure politiche tali da poter sognare chissà quale svolta.

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