Porto Empedocle (AG) – Un’indagine giudiziaria scuote il progetto di realizzazione di una pista ciclabile a Porto Empedocle: secondo le accuse formulate, nel cantiere è stato impiegato meno calcestruzzo di quanto previsto dal capitolato, con conseguenti danni alla sicurezza, alla durabilità dell’opera, e – non da ultimo – al denaro pubblico investito.
Cosa è accaduto
-
Il cantiere della pista ciclabile è stato sequestrato dalle autorità competenti.
-
Sono state presentate denunce nei confronti degli responsabili (tra cui l’impresa esecutrice, o figure tecniche del progetto) per possibili irregolarità in sede di esecuzione.
-
Al centro dell’inchiesta c’è il presunto utilizzo di una quantità inferiore di calcestruzzo rispetto a quella contrattualmente stabilita, circostanza che, se accertata, comprometterebbe le caratteristiche strutturali previste dall’appalto.
Implicazioni
-
Qualità e sicurezza: l’opera, così realizzata, rischia di non avere durabilità adeguata, con possibili cedimenti o danni strutturali con il passare del tempo.
-
Costi pubblici: pagando per una quantità di materiale maggiore di quella effettivamente utilizzata, si configura un danno erariale.
-
Immagine e fiducia: per la comunità locale, un progetto simbolico come quello di una pista ciclabile ha anche valore di visibilità e credibilità delle istituzioni.
Contesto
Porto Empedocle, come molte realtà siciliane, ha puntato negli ultimi anni su infrastrutture per la mobilità dolce, con piste ciclabili come elementi centrali nei piani di mobilità sostenibile. Spesso questi progetti ricevono finanziamenti regionali o europei, il che aumenta le responsabilità in termini di trasparenza e conformità.
Domande aperte
-
Qual è il valore economico complessivo dell’appalto?
-
Quali erano le specifiche tecniche approvate, e quelle effettivamente realizzate?
-
Chi sono i responsabili: quanti, e con quale ruolo?
-
Quali controlli / sopralluoghi sono stati effettuati durante i lavori (sia da enti locali che da organismi di vigilanza)?
-
Quale sarà l’impatto sull’ultimazione del progetto: ci sarà un adeguamento, una rifusione, o forse la revoca del finanziamento?

