“I malati non possono aspettare, servono subito nuovi macchinari”

Ad Agrigento, chi lotta contro il cancro continua a fare i conti con un sistema sanitario inadeguato. L’allarme è stato lanciato da Davide Faraone, esponente di Italia Viva, che denuncia la condizione drammatica del reparto di radioterapia: un’intera provincia dipende da un solo acceleratore lineare, in funzione dal 2016 e aggiornato nel 2024 con un semplice “rattoppo”.

Nonostante i doppi turni, le liste di attesa restano lunghissime e i guasti frequenti mettono a rischio le terapie. “È una vergogna – attacca Faraone – i pazienti oncologici agrigentini non possono essere trattati come malati di serie B”.

L’accusa a Schifani

Nel mirino finisce il Presidente della Regione, Renato Schifani, accusato di privilegiare eventi e passerelle a scapito della salute:
“Il Presidente si vanta dei milioni spesi per spettacoli e kermesse – afferma Faraone – ma ai malati non arriva nulla: reparti al collasso, promesse mai mantenute e macchinari vecchi. Le risorse ci sono, dal PNRR al Fondo di Sviluppo e Coesione, ma restano inutilizzate o dirottate altrove”.

L’appello alle istituzioni sanitarie

Faraone chiede un cambio di passo immediato:

  • al manager dell’Asp di Agrigento, dott. Capodieci,

  • e al dirigente della pianificazione strategica dell’Assessorato regionale alla Sanità,

di attivarsi senza ulteriori ritardi per l’acquisto di un nuovo acceleratore lineare e per garantire ai pazienti oncologici strumenti moderni e sicuri.

“Il personale medico e paramedico lavora con eroismo, ma l’eroismo non basta – conclude Faraone – servono scelte politiche chiare. Basta giochi di prestigio: la salute dei cittadini non può aspettare”.

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