Con la determinazione dirigenziale n. 2749 del 29 settembre 2025 Determina+Dirigenziale+2025-2749, il Comune di Agrigento ha approvato la graduatoria definitiva dei progetti presentati all’avviso pubblico per le iniziative culturali collegate al titolo di Capitale Italiana della Cultura 2025

Il bando (DD 2207 del 21 luglio 2025 Avviso+dd+2207+21072025+selezione+iniziative+di+animazione+territoriale Determina+Dirigenziale+2025-2207 ) metteva a disposizione 300 mila euro di fondi regionali. Sono arrivate 70 istanze, ma solo le prime 20 – con punteggio superiore a 60/100 – avranno accesso al finanziamento

allegato “A” : Allegato+A_29092025102351

Allegato “B” : Allegato+B_29092025102406

Allegato “C” : Allegato+C_29092025102419

I 20 progetti finanziati

  1. APS Omnia Labor – 79,00

  2. Associazione Meris APS – 77,00

  3. The Angels APS – 73,00

  4. ASS Minerva APS – 72,33

  5. Slow Food Agrigento – 70,33

  6. Fabaria Folk ETS – 68,67

  7. Florosa Eventi – 68,33

  8. Terre di Dedalo APS – 67,00

  9. Archeo Club d’Italia – 65,67

  10. I Cavalieri della Valle – 65,33

  11. Coordinamento Agroecologia Sicilia – 65,00

  12. Endas AG – 65,00

  13. TTT Project Office – 63,33

  14. Happy Life – 62,33

  15. Centro Donna George Sand – 61,67

  16. Marevivo Sicilia ETS – 61,67

  17. AICS Agrigento APS – 61,00

  18. Filarmonica Santa Cecilia – 61,00

  19. Crescere Insieme Onlus – 60,67

  20. Pro Loco Agrigento – 60,33


Le esclusioni eccellenti: fuori anche Licata e Racalmuto

Sono 13 le istanze escluse per mancanza di requisiti o presentazione fuori termine

Tra queste, oltre al Parco Letterario Pirandello, spiccano due Comuni: Licata(fuori termine) e Racalmuto(non iscritto al runts).

Un fatto clamoroso se si considera che, come più volte dichiarato dal sindaco Francesco Miccichè, i Comuni limitrofi avrebbero dovuto essere parte integrante della programmazione di “Agrigento Capitale della Cultura 2025”, in una logica di coinvolgimento dell’intero territorio.

Eppure, al momento decisivo, Licata e Racalmuto si sono ritrovati a dover presentare domanda come concorrenti qualunque e alla fine sono stati esclusi, senza ottenere un euro dei fondi disponibili.


Il dato politico: sindaci “di Mauriani di ferro”

A rendere la vicenda ancora più rilevante è l’aspetto politico.

  • A Racalmuto amministra il sindaco Calogero Bongiorno.(Comune non iscritto al runts)

  • A Licata il sindaco è Angelo Balsamo.(domanda fuori termine)

Entrambi sono considerati “di Mauriani di ferro”, cioè esponenti politici fedelissimi del deputato regionale Roberto Di Mauro, fino a pochi mesi fa assessore regionale ad Acqua e Rifiuti e figura di riferimento nel panorama politico siciliano.

L’esclusione delle loro amministrazioni, nonostante il ruolo rivendicato nella fase di programmazione, apre così anche un fronte politico che intreccia dinamiche locali e regionali.


Una contraddizione evidente

La vicenda mette in luce una contraddizione insanabile: da un lato le dichiarazioni del sindaco Miccichè sul “coinvolgimento dei Comuni limitrofi” e sulla costruzione di una rete territoriale per il 2025, dall’altro la realtà di due amministrazioni pubbliche partner escluse in fase di bando.

Agrigento si presenta quindi al 2025 con un quadro frammentato:

  • 20 associazioni finanziate;

  • 50 istanze in graduatoria ma senza fondi;

  • 13 escluse, tra cui due Comuni che avrebbero dovuto essere protagonisti.

Un epilogo che non solo ridimensiona la narrazione di “progetto condiviso”, ma rischia di trasformare il titolo di Capitale della Cultura in un’occasione perduta e divisiva.

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