AGRIGENTO – Il caso della rete idrica di Agrigento si arricchisce di un nuovo e clamoroso capitolo. Il Consorzio Stabile Della, attraverso il proprio legale avv. Giuseppe Scozzari, ha inviato una nota formale non solo ai vertici di AICA, ma anche al Prefetto di Agrigento e al Procuratore della Repubblica Giovanni Di Leo, denunciando un atteggiamento definito “ostruzionistico e omissivo” da parte dell’ente appaltante. 5587 – 20250929 – Consorzio Della rilievi appalto rete idrica AG-signed

Al centro della contestazione vi sarebbero ritardi, rinvii immotivati e mancate risposte tecniche che, di fatto, stanno ostacolando l’avanzamento dei lavori di ristrutturazione e automazione per l’ottimizzazione della rete idrica. Un progetto di importanza vitale per la città, ma che – secondo il Consorzio – rischia di subire una sospensione proprio a causa della condotta della stazione appaltante.

I nodi irrisolti

La nota firmata da Scozzari evidenzia diversi punti critici:

  • Mancata approvazione tecnica per l’installazione dei nodi e del telecontrollo, indispensabili per ordinare apparecchiature con tempi di consegna di almeno tre mesi.

  • Assenza di riscontri sui tubi in acciaio richiesti per le condotte, nonostante reiterate sollecitazioni.

  • Incertezze sugli espropri e vincoli, con richieste rimaste inevase da mesi.

  • Perizia di variante ferma, nonostante i termini per la Direzione Lavori siano già decorsi.

  • Omissione nella consegna della documentazione di gara del D.L., richiesta formalmente dal Consorzio. Si tratta di atti pubblici che contengono l’offerta migliorativa e definiscono gli impegni assunti dalla Direzione Lavori. L’omessa consegna, unita al silenzio sul diniego, viene definita dal legale “un illecito ai limiti del penale”.

Riunioni annullate e produzione ridotta

A peggiorare il quadro, l’ultimo episodio: il Direttore Generale di AICA, ing. Francesco Fiorino, poche ore prima dell’orario previsto, ha annullato via PEC una riunione tecnica fissata dal RUP. Una decisione che, secondo il Consorzio, non solo ha generato disagi logistici ai tecnici arrivati da Catania, ma ha anche impedito di affrontare questioni urgenti.

Nel frattempo, i lavori procedono a regime ridotto: al serbatoio Giardini è stato completato appena il 15% delle condotte, mentre al serbatoio Viale, pur essendo stati ultimati gli allacci, la messa in esercizio è impossibile per mancanza di risposte tecniche.

“Consorzio collaborativo, AICA omissiva”

Il Consorzio, dal canto suo, sottolinea di aver anticipato perfino 127 mila euro per ottenere da E-Distribuzione la mappatura della rete elettrica interferente, un onere non previsto contrattualmente, dimostrando – a loro dire – piena collaborazione.

Al contrario, la stazione appaltante viene accusata di non fornire chiarimenti, di omettere la consegna di documenti e di creare un clima di incertezza aggravato dalle dimissioni (poi forse revocate) della Direzione Lavori.

La denuncia a Procura e Prefetto

Proprio per contrastare le “mistificazioni apparse sulla stampa” che avrebbero dipinto il Consorzio come responsabile dei ritardi, Scozzari ha scelto di trasmettere la nota anche alla Procura della Repubblica e al Prefetto di Agrigento Salvatore Caccamo, chiedendo un intervento urgente.

Se non arriveranno risposte immediate, il Consorzio annuncia di essere pronto a chiedere la sospensione dei lavori, con conseguenze gravissime per la città di Agrigento, già piegata da una crisi idrica senza precedenti

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