Agrigento – Le immagini parlano chiaro: prima di costruire, hanno realizzato un consistente riempimento di terreno in un’area attraversata da un vallone naturale e sotto la quale passa perfino una galleria ferroviaria dismessa di proprietà delle Ferrovie dello Stato.
Oggi, su quel terreno, sorge un cantiere per la realizzazione di un fabbricato residenziale e commerciale, regolarmente autorizzato dal Comune di Agrigento.
Un intervento che solleva fortissimi dubbi tecnici e di sicurezza: è possibile che l’ufficio urbanistica abbia rilasciato una licenza edilizia in una zona così fragile, sopra una galleria e lungo un vallone attivo?
Il permesso di costruire n. 15 del 04/02/2025, rilasciato dal Comune, consente la realizzazione del complesso in via Piersanti Mattarella, sulle particelle 407 e 408 del foglio catastale 127.
Come documentano le fotografie e i video di Report Sicilia, l’area è stata oggetto di un ampio riempimento artificiale eseguito per consolidare il terreno sovrastante la vecchia galleria ferroviaria, oggi dismessa ma ancora presente nel sottosuolo.
Sopra questo riempimento insistono ora fondazioni e strutture in cemento armato, a pochi metri dal tracciato del vallone che scende verso valle raccogliendo le acque piovane.
Le piogge dei giorni scorsi hanno confermato tutte le preoccupazioni: l’acqua si è incanalata con forza lungo il vallone, trascinando detriti e fango, proprio come avevamo denunciato in una diretta di Giuseppe Di Rosa realizzata prima delle piogge.
Durante quella diretta, alcuni residenti della zona avevano segnalato che si stava costruendo in pieno vallone, denunciando i rischi connessi alla stabilità del terreno e alla presenza della galleria sottostante.
Oggi, nonostante quei segnali, la zona si presenta sbancata, ricoperta di ghiaia e materiale di riporto, con strutture in cemento armato già in elevazione e recinzioni danneggiate.
«Non vogliamo esagerare – commenta Di Rosa – ma qui il Sistema Agrigento colpisce ancora. Tutti sanno che lì c’è un vallone attivo e che sotto passa una galleria ferroviaria dismessa. Prima di costruire è stato fatto un riempimento importante, ma questo non elimina i rischi. Come può un ufficio tecnico comunale autorizzare una costruzione in un’area del genere senza un’approfondita verifica di stabilità e rischio idrogeologico?».
Resta ora da capire se il progetto sia stato accompagnato da tutte le valutazioni geotecniche e i nulla osta previsti per legge, compresi quelli del Genio Civile, delle Ferrovie dello Stato, e degli uffici comunali competenti in materia di sicurezza del sottosuolo e rischio idraulico.
Se confermato, il fatto che si stia edificando sopra una galleria e a ridosso di un vallone naturale rappresenta un potenziale pericolo per la sicurezza pubblica e l’ennesimo segnale di una gestione urbanistica priva di prudenza e trasparenza.
Ancora una volta, il “Sistema Agrigento” sembra non conoscere limiti.
Report Sicilia invierà l’articolo e la documentazione fotografica via PEC agli uffici comunali, al Genio Civile, alla Protezione Civile e a Rete Ferroviaria Italiana per le dovute verifiche.
Sapete chi è il dirigente dell’Ufficio Urbanistica del Comune di Agrigento?
È l’ingegnere Alberto Avenia, lo stesso che ricopre anche l’incarico di Dirigente del Settore V.
Un nome ormai ricorrente: lo stesso dirigente coinvolto nel caso “Villa del Sole” e in molte delle pratiche più discusse emerse negli ultimi anni al Comune di Agrigento.
In pratica, il naturale sostituto di Gaetano Di Giovanni, l’uomo che ha preso in mano quasi tutte le partite più delicate dell’amministrazione Miccichè.
E i risultati, ancora una volta, parlano da soli.









