Dopo la pubblicazione del nostro articolo, dedicato alla costruzione in corso in via Piersanti Mattarella in pieno vallone e sopra una galleria ferroviaria dismessa, è arrivata una nuova, inquietante conferma.
Un lettore di Report Sicilia ci ha infatti inviato un video e una fotografia realizzati durante le piogge dei giorni scorsi, che mostrano chiaramente l’acqua scorrere da sotto le fondamenta del fabbricato in costruzione.
Le immagini – eloquenti e inequivocabili – documentano ciò che avevamo già denunciato: il terreno sotto l’area del cantiere è instabile e attraversato dal flusso naturale delle acque meteoriche.
L’acqua fuoriesce con forza dal piede del riempimento realizzato per sostenere le fondazioni, confermando che l’intervento edilizio insiste su un impluvio attivo, cioè un vallone naturale che convoglia le acque verso valle.
Il cantiere, come riportato nel cartello, opera in forza del permesso di costruire n. 15 del 04/02/2025 rilasciato dal Comune di Agrigento. Già nel precedente articolo avevamo sottolineato come l’area fosse stata oggetto di un ampio riempimento artificiale e come sotto di essa passi una galleria ferroviaria dismessa di proprietà delle Ferrovie dello Stato.
Questa nuova documentazione, tuttavia, aggiunge un elemento decisivo: l’acqua continua a scorrere sotto il fabbricato, nonostante i lavori di consolidamento e di drenaggio.
Una condizione che non può non destare preoccupazione per la sicurezza statica dell’opera e per la stabilità del terreno, anche in prospettiva di eventi meteorologici più intensi.
«Avevamo detto che il vallone è ancora vivo – commenta Giuseppe Di Rosa – e le immagini lo dimostrano senza possibilità di smentita. L’acqua trova sempre la sua strada, e costruire sopra un impluvio, per di più con una galleria nel sottosuolo, è una scelta scellerata. Ora non bastano più le spiegazioni: servono accertamenti immediati».
Ricordiamo che Report Sicilia ha già inviato una PEC ufficiale al Comune di Agrigento (Settore Urbanistica – Ing. Alberto Avenia), al Genio Civile, alla Protezione Civile e alla Rete Ferroviaria Italiana, chiedendo di verificare la conformità urbanistica, le condizioni idrogeologiche e la sicurezza dell’intervento.
Alla luce di queste nuove prove, la redazione annuncia che sarà inviata una seconda integrazione di segnalazione, allegando il video e la foto ricevuti come riscontro diretto delle criticità già denunciate.
Ancora una volta, i fatti confermano ciò che avevamo scritto: il Sistema Agrigento continua a ignorare la logica, la sicurezza e il buon senso.

