A 15 giorni dalla morte di Marco Chiaramonti sul luogo della tragedia è come se nulla fosse accaduto. Solo qualche lumino e qualche fiore ricordano quello che è accaduto quella drammatica sera del 20 settembre, quando Marco perse il controllo della propria moto, andandosi a schiantare contro la base del tronco rimasta lì da anni, dopo il taglio degli alberi lungo il viale Emporium. Del resto, anche la buca fortemente sospettata di avere contribuito in qualche modo all’incidente è sempre al suo posto. Nemmeno una transenna, meglio nota in agrigentino come “lapazza”. Il Comune e Aica ne piazzano dovunque, per mesi, sul luogo della tragedia no. E’ finito il nastro arancione? Sono finite le tavole di legno? In attesa che le indagini della Procura della Repubblica facciano il proprio corso, accertando le responsabilità eventuali di persone al momento solo indagate, due in particolare, un dirigente e un funzionario del settore Viabilità del Comune., sarebbe stato auspicabile che almeno qualche protezione in più alla base del tronco venisse applicata, in attesa che questo venga finalmente rimosso, una volta concluse le indagini e le esigenze investigative dei tecnici nominati dalle parti.

Tanti dubbi sulla dinamica dell’incidente

La dinamica del sinistro è ovviamente al vaglio degli inquirenti e nessuno in questo momento può dare la colpa con totale certezza alla buca, anche se forti dubbi in tal senso sono leciti da avere. Il tutto, senza dimenticare come sulla scena della tragedia fosse la conducente dell’auto, un piccolo suv scuro, testimone oculare dell’incidente di Marco Chiaramonti. La donna ha visto tutto, tanto da sentirsi male poco dopo avere visto il corpo del cinquantenne sul selciato. La testimonianza di questa persona potrebbe essere determinante per lo svolgimento delle indagini. Al netto di tutto, Report Sicilia invita tutti coloro i quali transitano da Viale Emporium a prestare massima attenzione al manto stradale e anche a ciò che si trova ai bordi dello stesso, come le basi dei tronchi, incredibilmente rimasti lì, dopo il taglio degli alberi. 

Autore