Il Comitato Pendolari Palermo-Agrigento denuncia ritardi e soppressioni quotidiane: “Viaggiare è impossibile”. Silenzio dei sindaci, anche di Agrigento.
Palermo–Agrigento, viaggio da incubo: il Comitato Pendolari chiede risposte alla Regione
“È diventato impossibile viaggiare in treno sulla Palermo–Agrigento. Ogni giorno ritardi di 30 o 60 minuti, soppressioni improvvise e disagi che si ripercuotono per ore.”
A denunciarlo è Tania Di Marco, presidente del Comitato Pendolari Palermo–Agrigento e Agrigento–Canicattì, che da mesi sollecita un incontro con l’assessore regionale alle Infrastrutture e alla Mobilità, Alessandro Aricò, senza ottenere alcuna risposta.
“Basta promesse, vogliamo un confronto vero”
“I pendolari sono stanchi – afferma Di Marco – di pagare abbonamenti per poi arrivare in ritardo o dover usare altri mezzi per raggiungere la destinazione. Siamo costretti a chiedere continuamente permessi a lavoro e non veniamo ascoltati nemmeno per educazione istituzionale.”
La presidente sottolinea come il comitato non abbia più intenzione di inviare ulteriori e inutili email, alle quali non è mai giunta una risposta concreta:
“Speriamo in una convocazione in cui l’assessore si presenti di persona per un confronto. Agli unici due incontri organizzati dalla Regione, da quando questo governo si è insediato, Aricò non si è mai presentato. Ha inviato un delegato che non era nemmeno aggiornato sulle promesse di rimborso che lo stesso assessore mi aveva fatto in occasione dell’inaugurazione dei nuovi treni.”
Da allora – aggiunge amaramente Di Marco – “casualmente il Comitato non è stato più invitato ad alcuna inaugurazione”.
Il silenzio dei sindaci, anche di Agrigento
La denuncia del Comitato arriva nel silenzio generale delle amministrazioni locali. Nessun sindaco, a partire da quello di Agrigento, ha preso posizione o chiesto chiarimenti alla Regione.
Eppure, solo pochi mesi fa, il primo cittadino agrigentino – fascia tricolore al collo – aveva celebrato come “storico” l’avvio del treno “diretto” per l’aeroporto di Palermo.
Oggi, di fronte a una linea ferroviaria allo sbando, con disservizi cronici e passeggeri esasperati, da Palazzo dei Giganti non arriva neppure una parola.
Pendolari dimenticati e una Regione assente
Mentre la Sicilia si prepara a grandi eventi culturali e a nuovi proclami sul potenziamento del trasporto ferroviario, la tratta Palermo–Agrigento, fondamentale per studenti, lavoratori e turisti, resta prigioniera di inefficienze e ritardi che rendono ogni viaggio un calvario.
Il Comitato Pendolari attende ancora una convocazione ufficiale.
Nel frattempo, ogni giorno, centinaia di cittadini continuano a salire su treni in ritardo o soppressi, chiedendosi quando qualcuno — in Regione o al Comune — troverà finalmente il coraggio di affrontare davvero il problema.


