Il progetto “Tutti insieme per una Agrigento Normale” difende La Vardera: “Chi oggi lo invita non ha mai denunciato nulla. La verità non si proclama, si pratica.”
Agrigento, 11 ottobre 2025 –
Con una nota dura e senza mezzi termini, il progetto civico “Tutti insieme per una Agrigento Normale”, attraverso il suo portavoce Giuseppe Di Rosa, ha espresso solidarietà e vicinanza all’onorevole Ismaele La Vardera, deputato regionale e leader del movimento Controcorrente per restare, oggi sotto scorta per il suo impegno nella lotta al malaffare e per la trasparenza politica in Sicilia.
Di Rosa ha tuttavia denunciato l’ipocrisia di chi, da comodo spettatore, tenta oggi di strumentalizzare la figura di La Vardera, invitandolo ad Agrigento per mostrarsi solidale, “pur non avendo mai denunciato nulla né nessuno e anzi avendo chiuso gli occhi per anni davanti alle stesse ingiustizie e illegalità”.
“Sono gli stessi che nel recente passato hanno provato a usare anche me,” dichiara Di Rosa,
“nel tentativo di appropriarsi delle battaglie che ho condotto per la città. Per questo ho preso le distanze da loro molto prima che provassero a presentarsi come paladini della legalità. È troppo comodo tentare di rifarsi una verginità morale sfruttando il coraggio e il sacrificio altrui.”
Un percorso condiviso di denunce e coraggio
Di Rosa ha ricordato che con Ismaele La Vardera ha condiviso “battaglie vere, non di facciata”, che hanno lasciato il segno nella provincia di Agrigento:
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le interrogazioni parlamentari di La Vardera dopo le inchieste di Report Sicilia sulla demolizione della Villa del Sole e sul progetto Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025, che misero in luce irregolarità urbanistiche e amministrative;
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la collaborazione in Commissione Antimafia, dove La Vardera ascoltò Di Rosa in audizione il giorno stesso in cui un deputato che li aveva attaccati pubblicamente venne poi arrestato per mafia;
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la difesa pubblica di La Vardera dopo le minacce ricevute da Carlo Auteri, quando Di Rosa – allora responsabile regionale del Dipartimento Trasparenza del Codacons – ne chiese le dimissioni denunciando “atteggiamenti mafiosi nelle istituzioni”;
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l’incontro-dibattito di maggio 2024 ad Agrigento, organizzato dallo stesso Di Rosa e dal Codacons, con La Vardera in veste di vicepresidente della Commissione Antimafia, per discutere di legalità, ambiente, acqua e trasparenza amministrativa.
Tutti fatti pubblici e verificabili, sottolinea la nota, “non parole o passerelle”.
“Il coraggio non si presta, si paga”
Nel comunicato, Di Rosa ribadisce che “chi oggi finge di essere vicino a La Vardera, ma non ha mai avuto il coraggio di denunciare nulla, non ha titolo per rappresentarlo”.
“La vera solidarietà non si proclama: si pratica con coerenza e rischio personale, non con le foto e le note stampa,” afferma Di Rosa.
“Ismaele, non farti usare – ti dissi tempo fa – perché ti useranno finché farai comodo, poi ti isoleranno e, se potranno, ti tradiranno.”
Infine, il portavoce del progetto civico lancia un invito chiaro al deputato regionale:
“Agrigento ti aspetta, ma non per passerelle o strumentalizzazioni. Ti aspetta perché qui c’è ancora chi lotta ogni giorno, a viso aperto, per una verità che molti preferiscono non vedere.”
E conclude con un messaggio netto che riassume lo spirito della nota:
“La politica è condivisione di battaglie, non uno che combatte e tanti che raccolgono i frutti.”




