Porto Empedocle (AG), 13 ottobre 2025 – Porto Empedocle si è stretta attorno alla famiglia di Alfonso Spalma, quarantenne cameriere-pastore, i cui funerali si sono svolti oggi nel pomeriggio nella chiesa di San Giuseppe Lavoratore. Le circostanze della sua morte restano avvolte nell’incertezza, nonostante l’autopsia abbia orientato verso una possibile causa naturale.


Il ritrovamento

Il cadavere di Spalma è stato rinvenuto la sera del 4 ottobre scorso nel quartiere Le Cannelle, sotto un furgone Peugeot Bipper, su una strada chiusa al traffico ma ancora percorsa da qualche veicolo.  Alcune fonti riportano che l’uomo, al momento del ritrovamento, avesse con sé il proprio fucile, dal momento che – secondo varie testimonianze – si stava recando a una battuta di caccia. 

Ai primi esami sul luogo del fatto, i carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile e il magistrato intervenuto non hanno individuato evidenti segni di violenza né ferite da arma da fuoco. Tuttavia, la dinamica non è mai stata semplice da decifrare. 


L’autopsia e le ipotesi

Su disposizione della Procura di Agrigento è stato richiesto un esame autoptico, eseguito da un medico legale nominato con competenza anche territoriale verso Catania. La relazione definitiva dovrebbe essere depositata entro circa un mese. 

Secondo notizie locali, l’autopsia avrebbe fatto emergere indizi compatibili con un malore improvviso. L’ipotesi al vaglio è che, scendendo dal furgone – parcheggiato su un tratto in lieve pendenza – Spalma abbia perso i sensi e sia stato investito dallo stesso mezzo, riportando ferite alla testa. Fonti giornalistiche affermano anche che l’ispezione cadaverica già nei giorni successivi al ritrovamento avrebbe escluso, nella prima fase, la presenza di violenze. 

Altri contesti, invece, mantengono vivo il sospetto che la dinamica possa non essere stata così semplice: per questo motivo la Procura ha sequestrato la salma, il furgone dell’uomo e l’area circostante per ulteriori accertamenti. 


Reazioni e comunità

In paese, la notizia ha destato commozione: Spalma era noto e stimato per il suo impegno come lavoratore onesto, sia come pastore che come cameriere nella zona. I funerali, celebrati nel pomeriggio del 13 ottobre, hanno radunato familiari, amici e conoscenti, che hanno voluto dare l’ultimo saluto all’uomo scomparso in circostanze drammatiche. 

Autore