AGRIGENTO – È di tre carabinieri morti e numerosi feriti il bilancio della terribile esplosione avvenuta nella notte tra il 14 e il 15 ottobre a Castel d’Azzano, in provincia di Verona.
Tra i militari coinvolti c’è anche un agrigentino, il Carabiniere Scelto Calogero Accurso Tagano, originario del capoluogo, oggi in servizio presso le Aliquote di Primo Intervento (A.P.I.) di Padova, reparti speciali dell’Arma addestrati a operare in situazioni ad alto rischio e nella prevenzione di atti terroristici.
La tragedia
L’esplosione si è verificata durante un’operazione di sgombero forzato di un casolare occupato da tre fratelli.
Secondo le prime indagini, all’interno dell’edificio erano state collocate diverse bombole di gas e alcuni ordigni rudimentali, probabilmente innescati al momento dell’ingresso dei militari.
La deflagrazione ha provocato il crollo parziale dell’edificio e un vasto incendio che ha coinvolto i carabinieri impegnati nelle operazioni.
Le vittime, cadute nell’adempimento del proprio dovere, sono:
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Luogotenente Marco Piffari, 56 anni;
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Brigadiere Capo Qualifica Speciale Valerio Daprà, 56 anni;
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Carabiniere Scelto Davide Bernardello, 36 anni.
Altri quindici militari, tra carabinieri, poliziotti e vigili del fuoco, sono rimasti feriti.
La Procura di Verona ha aperto un fascicolo ipotizzando il reato di strage, mentre due dei tre fratelli sono stati arrestati e il terzo è stato rintracciato poco dopo.
L’agrigentino ferito
Il Carabiniere Scelto Calogero Accurso Tagano, 33 anni, originario di Agrigento città, ha riportato ustioni di secondo grado al collo, viso, braccia e gambe, oltre a escoriazioni multiple dovute alla caduta dal primo piano del casolare.
Ricoverato in ospedale, le sue condizioni sono serie ma non tali da destare pericolo di vita.
Arruolato nell’Esercito nel 2013 e passato ai Carabinieri nel 2017, Accurso Tagano è oggi in forza alle Aliquote di Primo Intervento (A.P.I.) di Padova, reparti di pronto impiego ad alta specializzazione operativa.
In precedenza aveva prestato servizio presso la Tenenza Carabinieri di Mira (Venezia).
Figlio e nipote di uomini dello Stato, il padre Alfonso Accurso Tagano e lo zio Gaetano, gemelli, sono poliziotti penitenziari in pensione, noti ad Agrigento per il loro lungo servizio nell’Amministrazione Penitenziaria.
Cordoglio e solidarietà
L’esplosione di Castel d’Azzano ha scosso l’Italia intera.
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni parteciperanno ai funerali di Stato in memoria dei tre carabinieri caduti.
Da Agrigento, città d’origine di Calogero Accurso Tagano, parte — anche attraverso le pagine del nostro giornale — un forte messaggio di vicinanza e solidarietà al giovane militare e alla sua famiglia.
Report Sicilia si fa portavoce del sentimento comune di un’intera comunità che si stringe attorno al proprio concittadino ferito, riconoscendone il coraggio, la dedizione e l’onore di chi ogni giorno indossa un’uniforme per difendere la vita, la sicurezza e la libertà di tutti.

