Il segretario nazionale del sindacato dei poliziotti MP, Antonino Alletto non ha dubbi: “L’attentato subito dal giornalista della Rai, conduttore di Report, Sigfrido Ranucci fa riaffiorare in noi tristi vicende del passato, legate all’eliminazione fisica  di giornalisti di grande valore, la cui unica colpa era quella di scavare in profondità sui misteri e sulle ombre che spesso avvolgevano il nostro paese, dal terrorismo, alla criminalità organizzata, utilizzando la carta stampata, oggi la TV e i social , per informare concretamente la gente”. Secondo Alletto “noi lo chiamiamo il giornalismo investigativo, che si addentra nelle notizie con capacità analitiche di grande valore, che fa certamente paura a chi ha qualcosa da nascondere, spesso verità tremende e nocive per l’intero sistema paese vengono svelate da giornalisti coraggiosi la cui arma è solo la loro capacità intellettiva e la penna. A Ranucci la nostra incondizionata solidarietà per il lavoro che svolge stigmatizziamo l’atto terroristico mafioso che ha subito, siamo vicino a Lui e alla famiglia, che certamente sarà scossa da questo tremendo episodio che poteva produrre vittime innocenti e che certamente ha scosso l’intero paese democratico”. Il fatto che la solidarietà a Ranucci arrivi da uno dei massimi rappresentanti del sindacato della polizia di Stato, conferma la vicinanza delle istituzioni che presidiano il territorio a questo professionista, ma in generale a tutti coloro i quali hanno fatto capire, con i fatti, da che parte stanno in questo martoriato Paese. Da evidenziare come proprio ai poliziotti, ma anche ai carabinieri, sarà verosimilmente demandato l’incarico di potenziare la vigilanza – attiva e passiva – nei confronti del giornalista che ieri sera, per una serie di circostanze positive, ci ha rimesso “solo” due auto. 

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