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Unità della coalizione e vertici di maggioranza: l’appello di Carmelo Pace

Dopo le recenti tensioni in Aula che hanno portato al naufragio di buona parte della manovra “quater”, il capogruppo della Democrazia Cristiana all’Assemblea Regionale Siciliana, on. Carmelo Pace, interviene con una nota che richiama con forza la necessità di coerenza politica all’interno della coalizione che sostiene il governo Schifani.

«Lunedì scorso – spiega Pace – dopo l’ennesima fibrillazione in Aula, il presidente Schifani ha opportunamente riunito la maggioranza. L’incontro, come i precedenti, si è concluso con la conferma dell’unione d’intenti tra i partiti di centrodestra. Ma poi, al primo voto segreto, quella stessa unità viene smentita nei fatti.»


«Il voto segreto mina la credibilità della maggioranza»

Secondo Pace, la distanza tra le decisioni assunte nei vertici di maggioranza e il comportamento tenuto in Aula rischia di compromettere la credibilità dell’intera coalizione.

«Le decisioni assunte nei vertici dovrebbero trovare riscontro nei voti in Aula – sottolinea – ma troppo spesso non accade. Non vorrei che si desse l’impressione che l’unità dipenda solo da nomine o promozioni di questo o quel dirigente. Non è questa la via maestra.»

Il deputato DC individua nel voto segreto il principale ostacolo alla stabilità politica e alla coerenza programmatica della maggioranza.

«Il voto segreto ha già fatto cadere riforme fondamentali – ricorda Pace – come quella delle Province, dei Consorzi, la norma sull’editoria e il finanziamento del progetto cinematografico su Biagio Conte. Tutti provvedimenti sostenuti dai partiti della maggioranza e parte integrante del programma del Presidente Schifani.»


L’appello: «Abolire il voto segreto prima della finanziaria»

Per il capogruppo DC, il prossimo banco di prova per la coalizione sarà proprio l’approvazione della proposta di abolizione del voto segreto.

«Prima che la prossima finanziaria arrivi in Aula – afferma – Sala d’Ercole deve pronunciarsi sull’abolizione del voto segreto. Solo così si potrà restituire ai siciliani l’immagine di un centrodestra unito, coeso e in grado di governare senza inciampi.»

Un voto favorevole, secondo Pace, permetterebbe di lavorare in modo più efficiente e trasparente, evitando che “manovre e provvedimenti vengano affossati per giochi politici o tradimenti interni”.


«L’unità si misura sui fatti, non sui proclami»

In chiusura, l’onorevole Pace lancia un monito netto ai colleghi della maggioranza:

«L’esito sull’abolizione del voto segreto ci dirà se quella tanto proclamata unità della coalizione è reale o solo di facciata. I siciliani meritano stabilità, serietà e coerenza. Lavoriamo perché il centrodestra possa continuare a sostenere con lealtà il governo che gli elettori hanno scelto nel 2022.»