Un sofisticato tentativo di sabotaggio informatico ha colpito il sito del giornale online. Gli utenti, per ore, sono stati dirottati verso siti sospetti. L’intervento tempestivo del nostro staff ha ripristinato il portale, ma resta il dubbio: chi teme davvero le nostre denunce?
Dopo il primo attacco, che aveva provocato il blocco simultaneo di tutti i profili social del giornale collegati ai miei account personali, siamo stati colpiti di nuovo ieri pomeriggio da un nuovo tentativo di sabotaggio informatico.
Per diverse ore, ReportSicilia.it è stato irraggiungibile. Chi provava a leggere gli articoli veniva dirottato verso siti di e-commerce sospetti, alcuni dei quali contenevano materiale pubblicitario ingannevole e potenzialmente dannoso.
Nella notte del 24 Ottobre 2025, il sito è stato affidato alle cure dell ing. Marco Arcuri, che alla fine ha ripristinato il sistema per dare continuità al giornale.
Cercano di silenziare la libertà di informazione
Abbiamo impiegato ore per isolare il problema e rimettere tutto in sicurezza. Chi ha compiuto questo gesto sapeva dove colpire e lo ha fatto con un obiettivo preciso: fermare la pubblicazione e disorientare i nostri lettori.
Questo attacco non è casuale. Report Sicilia è una voce libera e indipendente nel panorama dell’informazione siciliana, impegnata a raccontare i fatti, a denunciare storture, abusi e opacità nella gestione della cosa pubblica.
Le nostre inchieste spaziano da Agrigento al resto della Sicilia, e toccano interessi forti: appalti, nomine, favoritismi e sprechi amministrativi.
Sappiamo bene che il nostro modo diretto di raccontare la realtà non piace a tutti, ma non abbiamo padroni né sponsor occulti.
“Questo secondo attacco dimostra che stiamo toccando nervi scoperti, ma continueremo con ancora più determinazione. Il nostro unico dovere è dire la verità ai cittadini.”
Come hanno agito gli hacker
Dalle prime analisi tecniche è emerso che si è trattato di un attacco diretto al server, probabilmente attraverso una vulnerabilità FTP.
I malintenzionati hanno inserito codice malevolo nei file di configurazione del sito, provocando il dirottamento automatico degli utenti verso domini esteri non sicuri.
È la classica tecnica del redirect injection, usata per danneggiare la reputazione di un sito e confondere gli utenti, facendo apparire il portale come infetto o compromesso.
Abbiamo però verificato che nessun dato sensibile è stato sottratto, e grazie al sistema di sicurezza del provider Register, insieme all’intervento tempestivo dei nostri tecnici, abbiamo ripristinato completamente la piattaforma.
Le indagini sono in corso abbiamo già presentato formale denuncia alla Polizia Postale al primo attacco e lunedì procederemo ad aggiornare la denuncia.
Un segnale inquietante
Al di là della parte tecnica, questo episodio è un segnale chiaro: qualcuno vuole zittire una voce scomoda.
Le nostre inchieste hanno spesso messo in luce inefficienze, favoritismi e connivenze nelle amministrazioni locali e regionali.
Il nostro modo di fare informazione, diretto e documentato, disturba chi preferisce il silenzio o la complicità.
Ecco perché considero questo attacco non solo un atto informatico, ma un tentativo di intimidazione.
“Quando il potere teme le notizie, attacca chi le scrive. Ma noi continueremo a raccontare ciò che vediamo, perché la verità, anche se infastidisce, resta il fondamento della democrazia.”
Libertà di stampa e resistenza civile
Questo episodio riaccende la riflessione sulla libertà di stampa in Sicilia, dove troppo spesso il potere politico ed economico tenta di condizionare o spegnere le voci libere.
Report Sicilia continuerà a essere uno spazio di giornalismo civico autentico, sostenuto solo dalla forza della verità e dalla fiducia dei lettori.
L’attacco non è riuscito a fermarci, e anzi rafforza la nostra convinzione che il lavoro che stiamo facendo è giusto e necessario.
Il sabotaggio a ReportSicilia.it non è solo un attacco informatico: è un attacco alla libertà di informare.
Noi non ci fermeremo.
Continueremo a raccontare la Sicilia, i suoi problemi e le sue verità, senza filtri e senza paura.
La voce della verità non sarà mai messa a tacere.

