Quella sulla quale scriviamo oggi non è la “solita buca”, una delle tante che, quasi in automatico, i cittadini segnalano e chiedono attraverso la stampa che chi di dovere ripari subito. Quella della quale ci stiamo occupando in questo articolo è una vergogna. Comune e Aica, tengono gli utenti del viale Cannatello sostanzialmente in ostaggio, da circa un mese. Proprio così, privando i cittadini della libertà di muoversi in maniera sicura e normale lungo uno dei tracciati più trafficanti della città dei Templi, arteria fondamentale del già caotico viale Sciascia. Mezza strada è interdetta da una “lapazza” arancione, posizionata per impedire che i veicoli finiscano dentro una buca con annesso tombino rialzatosi, circondato da detriti assortiti. Certo, un pericolo se fosse lasciato senza protezione, ma il problema è che da un mese nessuno di competenza ha osato mettere mano a questo disastro, affidando tutto alla “lapazza”. Tanto frega a nessuno che gli automobilisti e i motociclisti litighino dalla mattina alla sera per decidere chi deve passare prima, affidando in rari casi alla gentilezza di qualcuno, il transito “civile” dei veicoli. Quando scatta la fretta, il nervosismo, l’inciviltà o l’ignoranza del codice della strada, al Viale Cannatello può succedere davvero di tutto. E non devono esserci emergenze, altrimenti la faccenda si complica maledettamente. Tutti ormai vedono questo scempio e molti si sono ormai assuefatti, come se fosse normale avere una strada tagliata a metà da una buca non riparata. Agrigento è anche questo, capitale italiana dell’assuefazione al degrado, al disagio. Da settimane, senza che qualcuno intervenga. Alla prima pioggia più intensa poi saltano come sempre le condotte fognarie, rendendo il tutto degno di paesi sottosviluppati del pianeta. La manutenzione rimane un vulnus che non si riesce a cancellare da parte degli organi “competenti”. Sarebbe auspicabile che già da domani mattina una squadra di operai mandata dai vertici Aica si dedichi a questa scandalosa “lapazza”, alla riparazione della rottura, liberando viale Cannatello da questa vergognosa situazione.

