La Mosellà è stata per anni sinonimo di abbandono. Buche, dissesti, interruzioni e divieti: invece della manutenzione, il Comune ha scelto di vietare il transito a moto e biciclette, come se il problema fosse chi passa, e non la strada che crolla.
Oggi, dopo anni di immobilismo, arrivano i fondi e sono già stati affidati gli incarichi tecnici.
Ma la gara non sarà pubblica:
si procederà con una negoziata a invito, con 10 imprese selezionate internamente.
E ad Agrigento, quando gli inviti sono “selezionati”, il risultato è noto:
a partecipare sono sempre le stesse imprese, quelle politicamente vicine al deputato di riferimento dell’amministrazione.
Non è una novità. È un sistema che ha precedenti precisi.
Nel 1992, la giunta comunale fu arrestata per il ricorso sistematico alle “somme urgenze”, affidate:
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sempre alle stesse imprese
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vicine allo stesso punto di riferimento politico
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senza competizione
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senza trasparenza
 
Lo stesso deputato che, trent’anni dopo, continua ad essere centrale nelle dinamiche amministrative della città.
Cambia il nome degli atti.
Non cambia il metodo.
Il caso Di Giovanni: un modello che si ripete
Quando venne arrestato Gaetano Di Giovanni, già capo di gabinetto, comandante della Polizia Locale e dirigente apicale del Comune,
le accuse formulate dalla magistratura erano più di una
e riguardavano più condotte amministrative.
Tra queste, anche:
la gestione pilotata degli affidamenti attraverso piattaforme telematiche,
orientando inviti, tempi, procedure e assegnazioni.
Non era l’unica accusa.
Ma era una delle accuse più significative, perché rivelava un metodo, una logica di controllo del mercato degli appalti.
Ed è esattamente quella logica che oggi vediamo riproposta nella Mosellà e in quasi tutti gli appalti comunali recenti.
Agrigento non ha più un mercato dei lavori pubblici. Ha un circuito controllato.
Da cinque anni:
| Importo appalto | Procedura adottata | Risultato | 
|---|---|---|
| Sotto soglia | Affidamento diretto | Sempre le stesse ditte | 
| Sopra soglia | Gara negoziata a inviti | Sempre le stesse ditte invitate | 
Report Sicilia allora agì. E agisce anche oggi.
Quando esplose il caso Di Giovanni, Report Sicilia:
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raccolse atti e determine
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ricostruì il flusso degli affidamenti
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e inviò segnalazione formale a:
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Guardia di Finanza
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Prefettura
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Procura della Repubblica
 
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Lo stesso facciamo adesso, di nuovo.
Perché quando un sistema si ripete,
non è più un episodio: è un modello di gestione del potere.
COPIA PEC INVIATA : Messaggi _ Webmail PEC guarda di finanza appalti senza gara
La verità è semplice:
Una gara aperta non si controlla.
Una gara aperta può far vincere chi non deve vincere.
E questo, ad Agrigento, da trent’anni non è accettato.
REPORT SICILIA
Non archiviamo.
Non dimentichiamo.
Non voltiamo pagina fino a quando la pagina non è chiara.

