Nei giorni scorsi, la Giunta ha approvato la base giuridica del bando di prossima pubblicazione.
Il finanziamento previsto è di cinquanta milioni di euro, attraverso un’operazione di partenariato pubblico – privato, strutturata con lo strumento della finanza di progetto e inclusiva di concessione, progettazione, esecuzione dei lavori e gestione del complesso termale.
Le proposte dovranno essere inoltrate esclusivamente tramite la piattaforma TuttoGare entro il 27 febbraio del 2026.
L’avviso riguarda esclusivamente il complesso di Sciacca.
Per Acireale, invece, il nuovo bando sarà pubblicato dopo il completamento degli interventi sul pozzo termale attualmente in corso.
LE NOVITÀ DEL BANDO
La durata della concessione del complesso immobiliare è estesa fino a novantanove anni, rispetto ai trenta precedenti, per garantire tempi di ammortamento adeguati.
La concessione mineraria resta invece fissata a trent’anni, rinnovabili.
È stata inoltre eliminata la soglia minima del 51% di co-investimento privato, pur mantenendo l’obbligo di una significativa partecipazione di risorse proprie.
Tra le novità, l’introduzione di un requisito minimo di fatturato medio annuo di cinque milioni di euro negli ultimi tre esercizi e la riduzione del canone di concessione mineraria allo 0,5% del fatturato annuo, così come stabilito dalla norma voluta dal Governo Schifani e approvata dall’Assemblea Regionale Siciliana all’inizio dell’anno.
Prevista, inoltre, la possibilità di cumulare le somme del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione con altre risorse pubbliche aggiuntive, anche in fase di gestione.
LA RISPOSTA DELLA REGIONE SICILIANA ALLE DINAMICHE DEL TURISMO TERMALE
“Si tratta – aggiunge – di un progetto strategico per lo sviluppo della Sicilia, in grado di generare occupazione qualificata, destagionalizzare i flussi turistici e valorizzare le straordinarie risorse naturali del territorio”.
Piena soddisfazione per l’approvazione in Giunta del nuovo avviso esplorativo mirato alla riqualificazione delle Terme di Sciacca viene espressa da Giusi Savarino, assessore regionale al Territorio e all’Ambiente.
“Un progetto di straordinaria importanza – commenta – per un territorio che merita di vedere finalmente valorizzato un patrimonio di tale rilevanza storica, culturale e turistica”.
“Il superamento delle criticità emerse nella prima fase della procedura esplorativa – spiega – testimonia la capacità del Governo Schifani di dialogare costruttivamente con gli operatori economici e di individuare gli strumenti normativi più adeguati allo sviluppo del territorio e agli interessi dei siciliani”.
“Sono certa – conclude – che. grazie alle modifiche, l’operazione andrà in porto con ricadute positive e benefici significativi per l’intera provincia di Agrigento e per tutto il comparto turistico-termale siciliano”.

