minerva

Agrigento Capitale della Cultura ama la dea romana Minerva più del potente Zeus a cui gli Akragantini dedicarono il loro tempio più maestoso.

La divinità romana della lotta, delle virtù eroiche, della guerra e delle strategie è nelle grazie di chi nella Città dei Templi deve staccare gli ultimi assegni che stanno prosciugando l’impetuoso flusso di denaro pubblico arrivato da Roma e da Palermo che non può più rianimare un evento, quello di Agirgento Capitale 2025, in coma, ma sta rianimando qualche conto in banca.


La comparsa di Minerva

Minerva fa la sua divina apparizione su facebook il sei settembre, con un logo con sfondo pieno rosso bordeaux.
In primo piano una grande “M” bianca stilizzata: tratti netti e appuntiti, con una voluta sul lato sinistro che richiama una pergamena arrotolata o un capitello classico (secondo l’intelligenza artificiale).
Il Payoff in basso: “ASSOCIAZIONE DI PROMOZIONE SOCIALE” assicura cultura, competenza, prossimità sociale.

L’accoglienza sui social è tiepida, ma là dove “si può ciò che si vuole e più non domandar” ci si scalda a vantaggio di ASS Minerva Aps.

Per l’associazione, in due mesi, si spalancano le casse dell’ente appaltante della Fondazione di Agrigento Capitale della Cultura.


Il debutto nel cartellone della Capitale

L’associazione, nata il 15 maggio del 2025,  esordisce nel cartellone di Agrigento Capitale lunedì 8 settembre nel chiostro del Teatro Pirandello, all’interno della rassegna “Sinfonie di una Capitale – Giardini Culturali”, con il trittico dal titolo VARIAZIONI SUL MITO, portando in scena lo spettacolo “DONNE DI TROIA”.

Mercoledì 10 settembre alle ore 17:30, presso le Fabbriche Chiaramontane di Agrigento, viene inaugurata la mostra del fotografo internazionale Lim Young Kyun, organizzata dall’Associazione Minerva con il patrocinio del Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi.

Viene liquidata la somma complessiva di € 8.000,00 relativa alla compartecipazione per la realizzazione della mostra fotografica del maestro sudcoreano Lim Young Kyun svolta, dal 10 al 28 settembre.

La mostra non aveva ancora chiuso i battenti quando, il 17 settembre, ancora nel chiostro del Teatro Pirandello, all’interno della rassegna “Sinfonie di una Capitale – Giardini Culturali”, l’associazione Minerva porta in scena lo spettacolo “Teras Tiresia”.

In questo settembre d’oro, martedì 30 settembre, nel chiostro del Teatro Pirandello, si conclude il trittico con un nuovo spettacolo, “Frammenti”.

Il trittico ha avuto il patrocinio del Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi, nell’ambito delle attività collaterali ad Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025.


Un “settembre d’oro” che fa scuola

Un poker di iniziative di tutto rispetto, sia chiaro. Nulla da eccepire sulla qualità.
E certamente rosicano i presidenti di tante associazioni ed enti culturali agrigentini che hanno provato a far girare la chiave della cassaforte di Agrigento Capitale della Cultura senza avere spesso neppure una risposta alle loro PEC, con allegati programmi anche questi meritevoli, almeno tanto quanto quelli della dea Minerva, pensiamo.


Il bando da 300 mila euro

Un bando del 21 luglio 2025 animava le associazioni agrigentine: la Regione Sicilia metteva a disposizione 300 mila euro per progetti culturali collegati all’evento Agrigento Capitale.
Sono arrivate 70 istanze, ma solo 20 hanno ottenuto il finanziamento.

La dea Minerva ha assicurato il trionfo alla sua associazione agrigentina prediletta.

L’associazione Minerva si piazza al quarto posto in graduatoria.

Secondo quanto pubblicato sull’albo pretorio del Comune di Agrigento, il 3 novembre ASS Minerva APS (Via Minerva, 15 – Agrigento, CF 93094790842) con il progetto denominato ““La Girgenti di Pirandello”” viene ammessa a finanziamento per € 15.000,00.Determina+Dirigenziale+2025-3135

Sarà con certezza una valida iniziativa.


Ma la trasparenza?

Non ci chiedete di cosa si tratta perché nell’albo pretorio non è quasi mai spiegato il contenuto dei progetti approvati.

La Corte dei Conti invece appare ben informata.

Ora da queste pagine lanciamo un appello alla trasparenza.

  • Quando sono nate alcune delle associazioni destinatarie dei fondi?

  • Il bando richiedeva una relazione sulle attività degli ultimi cinque anni.

  • Il bando richiedeva l’iscrizione al RUNTS.

Le abbiamo cercate alcune nel RUNTS al link ufficiale
https://servizi.lavoro.gov.it/runts/it-it/Ricerca-enti
ma non le abbiamo trovate.
Probabilmente siamo noi analfabeti digitali.

Allora qualcuno a Palazzo dei Giganti potrebbe illuminarci, per diritto/dovere di trasparenza:

  • quali criteri ha usato la commissione?

  • perché associazioni che lavorano da decenni non hanno avuto analogo accesso ai fondi?

Lungi da noi pensare a irregolarità (non ha forse detto la Corte dei Conti che va tutto bene?).
Vogliamo solo trasparenza.

Abbiamo fiducia nei nostri amministratori.

E preghiamo la dea Minerva, così ascoltata nelle giuste stanze, di intervenire saggiamente.

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