Ad Agrigento continua a crescere il numero di cittadini che si ritrovano il conto corrente bloccato e i fondi prelevati per debiti con il Comune relativi ai tributi anno 2016(TARI, TASI, IMU).
Ma il dato più inquietante è un altro: in alcune banche non è stata bloccata solo la somma dovuta, bensì l’intero saldo disponibile.

Casi concreti, verificati e segnalati alla nostra redazione, parlano di:

  • conti azzerati,

  • pensioni interamente trattenute,

  • stipendi spariti nel giorno dell’accredito.

E tutto questo senza una comunicazione preventiva effettiva:
la maggior parte dei cittadini lo ha scoperto solo al bancomat, quando non poteva più prelevare o dopo aver ricevuto la telefonata dell’istituto bancario.


COME SIAMO ARRIVATI A QUESTO

La base è il Regolamento comunale di rateizzazione e compensazione approvato con Delibera consiliare n. 219/2019.regolamento-compensazione-tributi-Ag_cc-219_2019

Il regolamento consente al Comune di attivare la procedura esecutiva e pignorare i conti correnti quando:

  • il contribuente non ha rateizzato il debito prima dell’avvio dell’azione coattiva,

  • oppure quando ha saltato due rate di una precedente rateizzazione.

Fin qui la norma.


IL PROBLEMA: IN MOLTI NON HANNO MAI RICEVUTO LA NOTIFICA

Per la maggioranza dei cittadini coinvolti:

  • la PEC non era attiva o non veniva consultata,

  • la raccomandata è finita in giacenza,

  • la notifica è stata chiusa con “compiuta giacenza”,

  • l’atto è stato pubblicato in albo pretorio, ma nessuno ne è venuto a conoscenza.

Di fatto, la notifica esiste solo “per legge”, non nella realtà.

Chi non sa, non può chiedere la rateizzazione.
Chi non rateizza, viene pignorato.

E lo scopre a conto già svuotato.


LA PARTE PIÙ GRAVE: IL PIGNORAMENTO TOTALE

Secondo la legge, il pignoramento dovrebbe riguardare solo l’importo dovuto.

E invece, in alcune filiali bancarie, sta accadendo questo:

Viene bloccato l’intero saldo del conto, non solo la somma richiesta dal Comune.

Questo significa:

  • redditi vitali bloccati interamente,

  • famiglie lasciate senza liquidità,

  • nessuna possibilità di comprare cibo, medicine, pagare bollette.

Stiamo parlando di:

  • pensionati con 620 € al mese,

  • dipendenti pubblici e privati,

  • piccoli commercianti,

  • nuclei monoreddito.

Gente che non “scappa dal fisco”.
Gente che non è stata messa nelle condizioni di difendersi.


MENTRE LA CITTÀ FESTEGGIA LA CAPITALE DELLA CULTURA

Fuochi d’artificio, manifesti, eventi, palchi e passerelle.

Nel frattempo:

  • l’acqua non arriva nelle case,

  • i servizi sociali vengono tagliati,

  • e si svuotano i conti correnti della popolazione.

Chi governa questa città ha scelto:

  • la propaganda invece dell’ascolto,

  • il recupero forzato invece della concertazione,

  • il pignoramento invece della giustizia sociale.


REPORT SICILIA NON SI VOLTA DALL’ALTRA PARTE

Da oggi, apriamo un dossier permanente:

  • raccolta testimonianze,

  • raccolta atti e notifiche,

  • supporto ai cittadini per verificare la legittimità del pignoramento,

  • segnalazione ai garanti bancari e prefettizi,

  • eventuale coordinamento per azioni collettive.


SE HAI SUBITO UN PIGNORAMENTO

Scrivici o contattaci in privato.

Serve solo:

  • nome,

  • banca,

  • data del blocco,

  • eventuale avviso ricevuto (se esiste).

Nessuno deve vivere questa situazione da solo.

Report Sicilia c’è.
E continuerà a esserci.
Sempre.