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Il prossimo 15 novembre torna anche ad Agrigento la Colletta alimentare organizzata da 25 anni dalla Fondazione Banco Alimentare. Questo significativo gesto di solidarietà con chi è più bisognoso, ci offre lo spunto per ricordare che la provincia di Agrigento rappresenta una delle aree più critiche d’Italia per povertà, disagio economico e vulnerabilità sociale. Un’analisi approfondita dei dati disponibili traccia il ritratto di un territorio che fatica drammaticamente sotto il peso di indicatori economici e occupazionali drammatici, con conseguenze devastanti sulla popolazione residente.

Agrigento e conferma stabilmente tra le città più povere d’Italia. Con un reddito pro-capite medio dichiarato  di  17.540 euro di reddito medio annuo per la Città dei Templi.​

Il divario rispetto alla media nazionale, che si attesta intorno ai 25.000 euro, è evidente e strutturale.

Il Cartello Sociale di Agrigento ha lanciato ripetuti allarmi sui numeri della povertà assoluta in provincia, evidenziando un quadro in netto peggioramento, soprattutto per i minori.​

Il tasso di disoccupazione ad Agrigento è tra i più elevati d’Italia. Nel 2024, si attestava al 15,7%, superiore al tasso regionale siciliano (13%) e più del doppio della media nazionale (6,5%). Per le donne, la situazione è ancora più grave: il tasso di disoccupazione femminile è sistematicamente più del doppio della media nazionale per tutte le fasce di età.​

Particolarmente drammatici sono i dati sulla disoccupazione giovanile: il tasso per la fascia 15-24 anni raggiungeva il 59,4% per le donne e il 30% per gli uomini nel 2024. Il tasso di occupazione si fermava al 46,3%, in linea con quello regionale ma nettamente inferiore al 62,2% nazionale.​

Il mercato del lavoro agrigentino si caratterizza per una crescente precarizzazione: nel 2024 si è assistito a una riduzione delle assunzioni a tempo indeterminato (-13,27%), compensata da un aumento di quelle a tempo determinato (+4,13%) e intermittente (+53,97%). Le retribuzioni medie settimanali si collocano sistematicamente al di sotto delle medie regionali e nazionali.​

La Caritas Diocesana di Agrigento rappresenta il principale pilastro dell’assistenza ai poveri nel territorio. Attraverso il Centro di Ascolto diocesano, registra circa 5.000 accessi l’anno e gestisce 900.000 euro per il sostegno alle povertà dell’abitare, salute e studio, oltre a 40.000 euro in microcrediti.​

La “Locanda di Maria”, mensa serale della Caritas, rappresenta un’opera segno fondamentale: serve circa 50-60 pasti fissi ogni giorno per 356 giorni l’anno (quindi circa 18.000-20.000 pasti annui). Le persone che frequentano la mensa sono prevalentemente agrigentini (più che migranti): uomini soli, pensionati al minimo che non riescono a finire il mese, persone separate, disoccupati e giovani.​

Centro di Accoglienza San Giuseppe Maria Tomasi: attivo dal 1987 nel centro storico di Agrigento, offre assistenza quotidiana a barboni, extracomunitari e apolidi.​

Associazione Volontari di Strada Onlus: fondata nel 2012, assiste famiglie con disagio economico e sociale, andando direttamente nelle case delle persone in difficoltà.​

Il Reddito di Cittadinanza (RdC), attivo fino al 2023, ha avuto un impatto significativo ad Agrigento. Nel 2022, secondo i dati INPS, la provincia registrava 17.099 nuclei richiedenti di RdC/PdC, pari all’1,3% del totale nazionale. Nel 2021, i beneficiari di reddito di cittadinanza rappresentavano il 43,37 per mille abitanti ad Agrigento.​

Nel 2023, secondo il Rendiconto Sociale INPS Agrigento, furono presentate 9.897 domande per RdC/PdC, di cui 6.439 accolte (circa il 65%).​

Dal 2024, il RdC è stato sostituito dall’Assegno di Inclusione (ADI) e dal Supporto Formazione e Lavoro (SFL). Nel 2024, ad Agrigento sono state accolte 12.310 istanze per ADI e 2.000 per SFL. L’ADI richiede un ISEE inferiore a 10.140 euro e un reddito familiare non superiore a 6.500 euro.​

La Regione Sicilia ha introdotto nel 2024 un Reddito di Povertà straordinario, destinato a famiglie con ISEE inferiore a 5.000 euro nell’anno 2023, con contributi variabili da 2.500 a 5.000 euro.​

Nel 2025, al Comune di Agrigento sono state assegnate 1.611 “Carte Dedicate a Te“, contributi da 500 euro per famiglie in difficoltà con ISEE fino a 15.000 euro.​

Il Rendiconto Sociale INPS 2024 evidenzia che in provincia di Agrigento erano vigenti 29.240 prestazioni di Invalidità Civile nel 2024, di cui 16.962 indennità di accompagnamento. I nuclei beneficiari di Assegno Unico erano 47.521 nel 2024.​

Questi dati rappresentano il fallimento della politica locale. Chi ha responsabilità politiche a tutti i livelli in questo territorio non ha mantenuto le promesse. Da chi governa la città ai vari onorevoli che a Palermo e a Roma rappresentano il territorio non arriva da lungo tempo alcun significativo impegno, nessuna risposta affinchè la popolazione agrigentina, soprattutto le fasce più bisognose, affinchè la condizione economica e sociale di bambini, giovani, donne, anziani faccia registrare dei significativi miglioramenti. L’attuale classe dirigente agrigentina è cieca e sorda rispetto ai bisogni dei più poveri. Anche per questo ad Agrigento sono sempre più numerosi coloro che non vanno a votare. E’ la reazione all’incompetenza e alla strafottenza dell’irresponsabile classe politica agrigentina.   

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