VILLA DEL SOLE

Non tutti i giardini hanno le stesse fortune ad Agrigento.

Il “Giardino sensoriale” nella via Sacra, a pochi passi dal tempio della Concordia, riceverà le cure di un dottore in Scienze Agrarie, incaricato di prestazione d’opera intellettuale come esperto esterno per le attività inerenti al progetto denominato: “Terra Fabulas”. L’ente Parco ha a disposizione un finanziamento di 110 mila euro per questo progetto e l’esperto esterno otterrà un compenso di 11 mila euro per la sua prestazione d’opera intellettuale.

A pochi chilometri da questo fortunato giardino, nelle strade e nelle piazze della Capitale della Cultura, molti altri piccoli, medi e grandi giardini non godono della stessa fortuna. I turisti che visitano il Giardino sensoriale certamente rimangono felicemente colpiti per la bellezza, la cura, la rilevanza scientifica dell’opera e penseranno che anche in città, vicino al loro albergo o comunque nel centro storico e nelle periferie si ha la stessa attenzione verso il verde pubblico. Ma ahimè, non è così.

Rimangono più che delusi, scoprendo che la manutenzione non è   adeguatamenete curata da esperti interni o esterni, dottori in agraria o anche solo semplici diplomati. In molte aree cittadine, la vegetazione appare trascurata, con alberature che rappresentano rischi per la sicurezza e l’incolumità pubblica o risultano poco curate, compromettendo il decoro urbano e il benessere ambientale. La cittadinanza percepisce  una situazione di abbandono, tra siepi non potate ad esempio nella Villa Bonfiglio, nel centralissimo Viale della Vittoria. Agrigento, di recente, ha ottenuto 100 mila euro per la manutenzione del verde urbano: fondi straordinari che arrivano dalla Regione Siciliana. Ma i benefici ancora non si vedono.

L’amministrazione Miccichè ha approvato il progetto esecutivo per la manutenzione ordinaria e straordinaria del verde pubblico cittadino. La speranza è che il verde pubblico rifiorirà. Il piano regolatore e le norme comunali prevedono la tutela paesaggistica e ambientale per molti degli spazi pubblici a verde, ma la loro effettiva applicazione resta spesso sulla carta a causa di carenze operative e finanziarie. Le aree più abbandonate sono ben conosciute:

il Parco Icori (Parco dell’Addolorata),  abbandonato da decenni, a lungo invaso da rifiuti, vegetazione incolta ed eternit.

La Villa del Sole, coinvolta in polemiche per la scelta di abbattere alberature storiche, l’area è stata privata della propria identità e occupata in gran parte da una struttura destinata a diventare un scuola per l’infanzia.

La Villa Bonfiglio, presenta problematiche evidenti di manutenzione ordinaria e di sicurezza, con lamentele persistenti su verde trascurato e gestione delle aree comuni.

Aree verdi minori e giardini di quartiere: molte zone destinate a verde pubblico, in vari quartieri, soffrono di mancanza di manutenzione strutturale, potature irregolari.

Anche piccole aree verdi spesso non vengono ripuliti, la spazzatura la fa da padrona e anche questo è un segnale di pessima gestione del verde pubblico. Ricordiamo che i cittadini pagano le tasse per avere anche giardini ben curati.  La manutenzione degli spazi verdi, infatti, non solo contribuisce al decoro urbano e alla qualità della vita, ma è anche essenziale per la salute pubblica, la sicurezza, la socializzazione e la tutela ambientale.​

La trascuratezza del verde pubblico è indice di una visione miope e di una scarsa capacità di pianificazione amministrativa, spesso correlata a scelte di bilancio poco lungimiranti e all’assenza di un’adeguata cultura del bene comune. Un’amministrazione che non cura il verde pubblico abdica a un compito fondamentale: offrire ai cittadini luoghi di ritrovo sicuri, puliti e ben curati,

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