Un vero e proprio avvelenamento del territorio, documentato fotogramma per fotogramma.
I Carabinieri hanno infatti individuato e denunciato due uomini sorpresi mentre scaricavano e bruciavano rifiuti speciali in un’area agricola della provincia di Agrigento, trasformata da tempo in una discarica abusiva.
Le immagini – riprese dai sistemi di osservazione utilizzati dai militari – mostrano con chiarezza un motocarro fermarsi lungo uno sterrato, gli uomini a bordo che scaricano materiale vario, cartoni, vecchi mobili, parti di elettrodomestici e altri oggetti potenzialmente pericolosi, e subito dopo danno fuoco ai cumuli, generando una nube di fumo che si diffonde nella valle.
Si tratta di un reato ambientale grave, che rientra nell’articolo 256-bis del Testo Unico Ambientale e che prevede pene severe per la combustione illecita di rifiuti.
Il mezzo sequestrato dai Carabinieri
Dopo aver documentato le attività illecite, i Carabinieri sono intervenuti sequestrando il motocarro utilizzato per il trasporto dei rifiuti e procedendo all’identificazione dei responsabili.
Nelle foto è ben visibile il nastro rosso “Non oltrepassare” con cui i militari hanno posto sotto sequestro il veicolo.
Il mezzo, vecchio e probabilmente non in regola con autorizzazioni e tracciabilità, veniva utilizzato per caricare materiali eterogenei da smaltire illegalmente.
Una discarica incontrollata nel cuore della campagna
L’area oggetto dell’intervento si presenta come uno dei tanti luoghi devastati dall’inciviltà e dall’assenza di controlli costanti: cumuli di rifiuti, sacchi di plastica, scarti edili, elettrodomestici abbandonati.
Un paesaggio che nulla ha a che vedere con la bellezza delle campagne agrigentine, deturpate da vere e proprie micro-discariche che nel tempo diventano focolai di inquinamento e rischio incendi.
Le immagini dall’alto mostrano la zona costellata di rifiuti combusti e nuovi conferimenti abusivi. Un problema noto, che più volte abbiamo denunciato su Report Sicilia: l’assenza di controlli sistematici e la mancata bonifica incentivano l’abbandono illecito, creando luoghi che diventano ricettacoli di degrado.
Un segnale importante, ma serve continuità
L’operazione dei Carabinieri rappresenta un segnale forte e necessario, che conferma quanto siano essenziali il monitoraggio, la tecnologia e la presenza sul territorio per contrastare i reati ambientali.
Ma da sola non basta.
L’intera provincia è piena di aree trasformate in discariche abusive, spesso vicine a fiumi, strade, zone agricole e perfino centri abitati. Da questi luoghi partono roghi tossici che i cittadini respirano quotidianamente senza neppure sapere cosa brucia.
La repressione è fondamentale, ma deve accompagnarsi a:
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bonifiche reali e non solo annunciate;
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controlli costanti;
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più isole ecologiche e punti di raccolta attivi e funzionanti;
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una strategia contro lo smaltimento illecito di rifiuti da parte di privati e attività commerciali.
Report Sicilia continuerà a monitorare e a denunciare casi come questo, perché la tutela del territorio non è un optional, ma un diritto dei cittadini e un dovere delle istituzioni.



