Nel dicembre del 2018, il giovane P.G. alla guida della propria motocicletta, mentre percorreva il viale Leonardo Sciascia a villaggio Mosè, ad Agrigento, restava vittima di un grave incidente, provocato da un abbassamento, dovuto ad un cedimento, del manto stradale non segnalato. Per effetto della rovinosa caduta, il motociclista riportava fratture multiple ad una gamba e, per questo citava in giudizio, dinanzi al Tribunale di Agrigento, il Comune di Agrigento, facendosi assistere dall’avvocato Emanuele Dalli Cardillo. Dopo diversi anni di causa, con recente sentenza del novembre 2025, il Comune di Agrigento, nonostante il tentativo, assolutamente vano, di chiamare in causa il gestore idrico, è stato condannato a pagare a P.G. la somma di euro 38.296,00, oltre le spese di CTU e spettanze legali con sentenza immediatamente esecutiva.
Non si tratta di un caso isolato: già in altre sentenze del Tribunale di Agrigento risulta che il Comune sia stato ritenuto responsabile per danni da incidenti causati da buche o avvallamenti stradali. La giurisprudenza italiana stabilisce che la responsabilità dell’ente locale in simili circostanze è di tipo oggettivo (art. 2051 c.c.). Un Comune che non provvede tempestivamente alla manutenzione o alla segnalazione del pericolo, è tenuto al risarcimento per i danni subiti dagli utenti della strada, specie quando è ritenuto responsabile perché l’insidia stradale (la buca, ad esempio) non era né visibile né prevedibile per un utente che utilizza la strada con normale diligenza (è il caso di un’altra sentenza del TRIBUNALE DI AGRIGENTO, n. 482/2025 del 22-04-2025, avverso un Comune non precisato).
L’ente locale è pertanto responsabile per i danni quando la pericolosità è potenzialmente evidente e prevenibile, e il mancato intervento rappresenta una violazione dell’obbligo di custodia sulla rete viaria.
I numerosi episodi evidenziano una situazione di abbandono che può essere affrontata solo con una seria programmazione della manutenzione e un efficace controllo da parte degli amministratori.
Quante buche si potrebbero riparare con 40 mila euro?
Il costo medio per la riparazione puntuale di una buca stradale in Italia (2024-2025, lavori a freddo o caldo) varia tra i 200 e i 348 euro, secondo listini aggiornati e analisi di settore.
Con una somma di 40.000 euro si potrebbero riparare tra le 115 e le 200 buche stradali di dimensioni standard in area urbana, in base ai prezzi medi rilevati per lavori di rappezzatura bituminosa in Sicilia e nel contesto agrigentino.
I prezzi possono variare se le riparazioni richiedono interventi strutturali approfonditi o se si tratta di grandi avvallamenti, ma la maggior parte delle buche urbane prevede costi contenibili in queste cifre.
Questa stima mette in evidenza come un singolo risarcimento (come quello di 38.000 euro al motociclista P.G.) copra il costo di un’intera campagna di manutenzione stradale per aree critiche, con potenziale impatto preventivo su centinaia di incidenti futuri.
Ma evidentemente quando i soldi dei cittadini le amministrazioni li usano per fuochi d’artificio e video mapping, piuttosto che per la manutenzione delle strade, allora si comprende perché le buche e i dissesti si moltiplicano e nelle città non bene amministrate non si contano solo i danni economici, ma anche le vittime.


