AGRIGENTO – Si è svolto ieri l’incontro tra l’on. Ida Carmina e i vertici aziendali dell’Asp 1 di Agrigento, un confronto definito “leale e necessario” dalla deputata nazionale, che ha voluto affrontare direttamente alcune delle più gravi criticità che continuano a colpire la sanità agrigentina.

Le immagini scattate all’ingresso e all’interno della sede dell’Azienda Sanitaria Provinciale testimoniano la presenza dell’ex sindaca, oggi parlamentare del Movimento 5 Stelle, impegnata in una serie di colloqui con il Direttore Generale e con i dirigenti amministrativi e sanitari.


Acceleratore lineare: avviate le procedure per un nuovo impianto

Il tema centrale affrontato da Carmina riguarda il nuovo acceleratore lineare, un’apparecchiatura indispensabile per i pazienti oncologici della provincia, spesso costretti a migrare verso Caltanissetta in caso di guasti dell’unico macchinario oggi disponibile.

“Dopo anni di battaglie in Parlamento e sul territorio – afferma Carmina – ho ricevuto rassicurazioni sull’avvio delle procedure per l’acquisto del nuovo acceleratore. Continuerò a monitorare tempi e atti, perché Agrigento merita certezze su un servizio essenziale”.


Liste d’attesa: piccoli miglioramenti, ma il sistema resta in sofferenza

Durante l’incontro è stato affrontato anche il nodo storico delle liste d’attesa, un problema che riguarda visite specialistiche, diagnostica e interventi.

Secondo quanto riferito dall’onorevole, dalla direzione Asp emergono segnali di miglioramento, ma la situazione richiede interventi strutturali su scala regionale:

“La Sicilia continua a non garantire livelli essenziali di assistenza accettabili. Servono riforme vere e investimenti continui”.


Carenza di personale sanitario e ipotesi Polo universitario ad Agrigento

Tra i punti più critici, la cronica mancanza di medici. Carmina ha rilanciato l’idea – già in discussione negli ultimi mesi – di fare di Agrigento un polo universitario della formazione sanitaria, utile per attrarre giovani professionisti e trattenere competenze.

Una proposta condivisibile, secondo la deputata, ma frenata dalle condizioni infrastrutturali della città:

“Agrigento è stata emarginata anche su questo fronte. Senza collegamenti efficienti, ospedali moderni e servizi adeguati, ogni progetto rischia di restare sulla carta”.


Missione 6 PNRR: 19 progetti in ritardo

La deputata M5S ha richiamato l’attenzione sui ritardi preoccupanti nella realizzazione degli interventi previsti dal PNRR – Missione 6, dedicata alla medicina del territorio: Case di comunità, Ospedali di comunità e Centrali operative territoriali.

Su 19 progetti previsti in provincia, diversi risultano ancora indietro rispetto alle scadenze imposte da Bruxelles.


Carmina: “La mia battaglia continua, nessuno sarà lasciato indietro”

L’onorevole conclude con un impegno chiaro:

“Continuerò a battermi in Parlamento e nel territorio per una sanità che sia davvero al servizio dei cittadini. Agrigento non può essere trattata come una provincia di serie B”.