Tanto tuonò che piovve, tanto mareggiò che crollò. Il cedimento della pavimentazione in un tratto della “pista ciclabile” del viale delle Dune è avvenuto nelle scorse ore notturne, sotto i colpi delle mareggiate, dell’incuria e dei lavori fatti negli anni scorsi, in maniera evidentemente non risolutiva. Al momento resta sospesa in aria la soletta del marciapiede, sul quale svetta il supporto nel quale era infilato uno dei vasi devastati posizionati lungo il tracciato, ma appare evidente come tutto sia tremendamente precario e prossimo a cedere completamente. L’area rimane circoscritta come da mesi dalla consueta rete in plastica arancione, una enorme “lapazza” in tipico stile agrigentino. Poche ore fa l’associazione Mareamico ha confermato con il proprio intervento quello che Report Sicilia segnala da tempi non sospetti, imputando all’incuria delle istituzioni preposte la colpa di questo disastro. Proprio ieri pomeriggio il nostro editore e giornalista Giuseppe Di Rosa aveva filmato lo stato della situazione, poco prima del cedimento.

L’erosione costiera non da tregua, “la natura – come scrive Mareamico – si riprende quello che gli compete”, ma almeno gli umani che vivono lungo la costa dovrebbero attuare quei rimedi tali da rallentare tale fenomeno, riuscendo a conciliare i ritmi della natura con le esigenze della popolazione. La situazione dunque lungo questo tratto di “pista ciclabile” è in continuo peggioramento, dagli scienziati del Comune, ma anche degli altri ordini professionali che operano sul territorio urge una risposta, immediata e risolutiva. Purchè non si tratti del consueto sperpero di denaro pubblico, per interventi farlocchi, utili solo a prolungare un’agonia sotto gli occhi di tutti. Ma, c’è poco da essere ottimisti, visto come viene manutenuto il viale delle Dune, dove Comune e Aica non sono capaci di tenere libere le caditoie e la condotta fognaria. Ma questa è un’altra faccia di una medaglia di scarsissimo valore. Una “medaglia” che chi governa questo territorio deve avere il coraggio di apporre al petto. 

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