“Castelli medievali in Sicilia e altrove” è il titolo del congresso internazionale in programma a Palermo nei giorni 1 e 2 dicembre, nella Sala degli Specchi del Centro Regionale Progettazione e Restauro, in via dell’Arsenale 52.
Una due giorni dedicata alla conoscenza, alla tutela, alla valorizzazione e al restauro dell’importante patrimonio architettonico rappresentato dai castelli di epoca medievale disseminati nell’isola.
“Si tratta – commenta l’assessore regionale dei Beni Culturali Francesco Paolo Scarpinato – di monumenti complessi, dalla storia plurisecolare, fortemente identitari e, in più casi, teatri di vicende storiche importanti”.
FOCUS SUGLI INTERVENTI DI RECUPERO EFFETTUATI NEGLI ULTIMI DECENNI
I lavori, che prenderanno il via alle 9:00 di lunedì 1 dicembre, passeranno in rassegna le importanti azioni di recupero effettuate negli ultimi cinquant’anni.
Interventi che hanno permesso di restituire al pubblico e valorizzare molti dei castelli siciliani, alcuni dei quali pervenuti in pessimo stato di conservazione.
L’evento vedrà la partecipazione di specialisti di altissimo livello, italiani ed esteri, che si soffermeranno sulle fortezze, tendendo ponti verso altre aree del Mediterraneo.
Il congresso è organizzato dal Centro Regionale per la Progettazione e per il Restauro e dall’assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità siciliana in collaborazione con l’Istituto Italiano dei Castelli, con il patrocinio del Dipartimento di Architettura dell’Università di Palermo.
L’IMPEGNO DELLA REGIONE SICILIANA A TUTELA DEL PATRIMONIO CASTELLANO
“Negli ultimi cinquant’anni – spiega Ferdinando Maurici, direttore del Centro Regionale per la Progettazione e per il Restauro – da quando la Regione Siciliana ha assunto la tutela del patrimonio culturale in base allo Statuto speciale, è stata salvata, fra gli altri risultati, buona parte del patrimonio castellano dell’isola”.
L’assessorato regionale dei Beni Culturali, spesso in collaborazione con altri rami della pubblica amministrazione e dello Stato, ha consegnato alla fruizione collettiva un grandissimo patrimonio storico, architettonico e archeologico.
Basti ricordare gli interventi sulle fortezze di Caccamo, Carini, Vicari, Alcamo, “Maniace” a Siracusa, “Castello a Mare” di Palermo e ancora le fortificazioni di Montalbano, Sperlinga, Castelluccio di Gela, “Ursino” di Catania, di Milazzo e tanti altri ancora.
La loro costruzione copre tutto il Medioevo: dal Kassar bizantino di Castronovo al Castello quattrocentesco di Brucoli, primo accenno di fortificazione concepita per resistere all’artiglieria a polvere nera.

