Ci sono voluti cinque anni di articoli, denunce, foto, segnalazioni, PEC, richiami pubblici e perfino l’indignazione dei cittadini. Cinque anni in cui Report Sicilia ha documentato il degrado, l’abbandono e l’umiliazione inflitta a un’area strategica della città — il parcheggio tra Prefettura e Questura, uno dei luoghi più sensibili e visibili di Agrigento.
Oggi, finalmente, qualcosa si muove.
Gli operai sono al lavoro, le prime pietre vengono sollevate, le transenne delimitano l’area del cantiere. Dopo anni in cui il Comune ha fatto finta di non vedere, la città assiste a un intervento che sarebbe dovuto essere normale amministrazione… e che invece è diventato una battaglia di civiltà.
Un vergognoso biglietto da visita per le istituzioni dello Stato
Il parcheggio sotto Prefettura e Questura è stato definito più volte “la vergogna di Agrigento”.
Una distesa di:
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mattoni divelti
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avvallamenti pericolosi
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buche profonde
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rappezzi di cemento gettati alla buona
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stalli per disabili ridotti a brandelli
Una situazione indecorosa e pericolosa, come documentato negli anni in questi articoli:
🔗 Il parcheggio della vergogna ai piedi della Prefettura e della Questura
🔗 Intitolano il parcheggio a Tuttolomondo e dimenticano il suo impegno: stallo disabili in condizioni vergognose
🔗 Quando lo sfregio ai disabili si consuma ai piedi della Prefettura
🔗 La vergogna dello stallo disabili devastato: la memoria di Tuttolomondo oltraggiata
Ogni volta, nessuna risposta concreta.
Ogni volta, un imbarazzante silenzio dell’amministrazione.
Cinque anni per capire l’ovvio. E alla fine abbiamo vinto noi
Oggi i lavori partono.
E non perché l’amministrazione abbia improvvisamente aperto gli occhi, ma perché non poteva più far finta di nulla.
Le immagini scattate oggi mostrano operai al lavoro su una superficie completamente sbriciolata, con le mattonelle saltate e il terreno ormai sfondato dalle infiltrazioni.
Un disastro annunciato, ignorato e trascinato per anni.
E qui la frase che meglio descrive ciò che è accaduto:
“Tanto tuonò che piovve. Ma la verità è che questa gente, se non si svergogna per bene, non agisce neppure davanti all’evidenza.”
La pressione pubblica, giornalistica e civica ha finalmente obbligato il Comune a intervenire.
Cinque anni dopo.
Un risultato della città, per la città
Non è una vittoria personale.
È la vittoria degli agrigentini che non hanno smesso di segnalare, fotografare, denunciare; dei cittadini che pretendono normalità e che rifiutano di vedere devastato uno dei simboli della legalità – proprio davanti a Prefettura e Questura.
E oggi possiamo dirlo:
**Gli agrigentini avranno finalmente un parcheggio in sicurezza.
E questa battaglia, alla fine, l’abbiamo vinta noi.**
Ma vigileremo. Perché i lavori devono essere fatti bene
Report Sicilia monitorerà:
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qualità della posa delle basole
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materiali utilizzati
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tempi di completamento
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ripristino degli stalli per disabili a norma
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durata reale dell’intervento, affinché non sia il solito rattoppo
Perché Agrigento non merita un maquillage pre-elettorale, ma un’opera fatta bene, una volta per tutte.




