Da questo momento in poi, i residenti di Monserrato, Fontanelle, Giardina Gallotti e perchè no, quelli del Quadrivio Spinasanta sono autorizzati a chiedere lo stesso trattamento. Ovvero, una bellissima opera urbanistica, posizionata in una grande rotatoria con la quale il quartiere in questione esclama un altrettanto grande “Benvenuti” o “Arrivederci”, come l’opera posizionata in quel di Villaseta. Come se si trattasse di una città a parte, non un quartiere che seppur popoloso, è destinatario di questo sfavillante e pacchiano “regalo”, degno di una località dai molteplici servizi, efficiente, pulita. Un quartiere nel quale vive tantissima gente dignitosa, ma dagli innumerevoli e atavici problemi economici, logistici e sociali. Un quartiere che adesso saprà accogliere e salutare alla grande, coloro i quali vi entreranno e usciranno, attraverso la strada che collega il quartiere all’area dei Templi.
Le buone maniere prima di tutto …

A voler essere propositivi e ottimisti, viene da sperare che questa opera sia propedeutica a un generale intervento di rilancio dell’intera zona, nata è giusto ricordarlo, dopo la frana nel centro storico di Agrigento, nel luglio 1966, ma via via abbandonata al proprio destino, tanto da essere ridotta a un simil ghetto. La presenza della chiesa, dei carabinieri e di qualche altro servizio consente allo Stato di tenere la barra dritta. Sono in corso interventi di rilancio che in queste settimane si stanno manifestando con un cantiere per la realizzazione di una piazza e di un marciapiede, per un intervento di circa 12 milioni di euro. Mica bruscolini, soldi che potrebbero bastare per rifare mezzo quartiere, ma che nella sostanza si stanno spendendo nella zona antistante quello che si è soliti definire “centro commerciale”. Meglio di niente, meglio del degrado totale in cui ha sempre versato questa popolosa zona della città. E poi, vuoi mettere entrare e uscire con la rotonda più “cordiale” ed educata della città, che a Monserrato e al Quadrivio la possono solo sognare.

