I Templi della valle di Agrigento sono il tesoro rinomato in tutto il mondo. Ma altri “piccoli” tesori prendono sempre più forma grazie alle campagne di ricerca. Come la Villa Romana di Durrueli a Realmonte, un sito che continua a stupire. Le ricerche effettuate dal Parco della Valle dei Templi insieme all’Università di Catania, alle scuole di specializzazione e ai centri di ricerca del CNR stanno spalancando nuovi scenari sulla struttura della villa e sulle sue fasi evolutive, nel corso dei secoli. L’obiettivo di questa campagna è chiarire le trasformazioni architettoniche del complesso e approfondire le misteriose strutture termali emerse a nord dell’area.
Le attività di scavo promettono altre straordinarie scoperte
Gli scavi, che hanno avuto la direzione scientifica del progetto di Daniele Malfitana (Università di Catania e Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici di Catania), Antonino Mazzaglia (Consiglio Nazionale delle Ricerche – Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale), Stefania Pafumi (Consiglio Nazionale delle Ricerche – Istituto di Studi sul Mediterraneo) e Maria Serena Rizzo (Parco Valle dei Templi), con il coordinamento di Alessio Toscano Raffa (CNR-ISPC), hanno confermato le ipotesi e restituito un quadro molto più completo della storia di questo sito, spesso trascurato dalla “massa” dei turisti, ma non dagli studiosi. E’ stata infatti individuata una nuova struttura termale a monte dell’area già nota, che ci consente di comprendere che lo sviluppo di questo complesso è molto più ampio di quanto si credesse: sono stati individuati gli ambienti, che si sono conservati in maniera eccezionale, e tutti i sistemi di riscaldamento. Saranno le nuove attività di scavo a far comprendere in maniera più dettagliata la fisionomia di questo edificio termale che gravita intorno al complesso residenziale della villa. “Valorizzazione e ricerca sono le nostre priorità – ha commentato l’assessore regionale ai Beni culturali Francesco Paolo Scarpinato -. E’ solo coniugando il tutto che ci consentirà di ottenere risultati importanti come quelli di Realmonte, per offrire a turisti e cittadini nuove opportunità di visita e salvaguardare e conoscere la nostra storia”.

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