Agrigento – Mentre il sindaco autorizza il trasporto di acqua anche tramite autobotti non autorizzate, emergono gravi problematiche legate alla qualità dell’acqua distribuita. I Carabinieri del Comando Provinciale di Agrigento continuano a intensificare i controlli per contrastare l’approvvigionamento idrico abusivo, specialmente in siti non autorizzati.

Negli ultimi giorni, i militari della Stazione di Porto Empedocle hanno deferito un individuo in stato di libertà per il reato di vendita di acqua in cattivo stato di conservazione. L’uomo, conducente di un’autobotte, è stato sorpreso mentre riforniva un esercizio commerciale con acqua risultata, dopo i controlli dell’Asp, altamente contaminata da batteri coliformi. La persona in questione non possedeva le prescritte autorizzazioni igienico-sanitarie, rilasciate dall’ASL e dalle autorità comunitarie. A seguito di questa scoperta, gli sono state inflitte sanzioni amministrative per un totale di 9.000 euro.

Solo pochi giorni dopo, lo stesso individuo è stato nuovamente sorpreso dai Carabinieri mentre riempiva le cisterne della sua autobotte con acqua prelevata da una sorgente contaminata. Questa seconda violazione ha portato al sequestro preventivo del mezzo e delle cisterne d’acqua, e a ulteriori sanzioni per un ammontare complessivo di 21.000 euro.

L’attività dei Carabinieri si concentra principalmente sulla salvaguardia delle norme igienico-sanitarie, soprattutto in un periodo di siccità e crisi idrica come quello attuale. L’uso di acqua non controllata e potenzialmente pericolosa rappresenta un rischio significativo per la salute pubblica. Le autobotti, in assenza di adeguati controlli, possono infatti diventare veicolo di contaminazioni batteriche pericolose per la cittadinanza.

L’Appello al Sindaco e al Prefetto

Alla luce di questi gravi episodi, appare urgente una revisione delle ordinanze comunali che attualmente permettono il trasporto di acqua anche attraverso mezzi non autorizzati. Sarebbe opportuno che il sindaco, in concerto con il prefetto, riconsideri tali decisioni per evitare ulteriori rischi per la salute pubblica.

La popolazione di Agrigento merita un approvvigionamento idrico sicuro e controllato, soprattutto in un momento in cui l’acqua è una risorsa preziosa e scarsa. Le istituzioni locali hanno il dovere di garantire che ogni goccia d’acqua distribuita sia sicura e priva di contaminazioni, proteggendo così la salute dei cittadini.

Continueremo a seguire gli sviluppi di questa vicenda e a riportare ogni aggiornamento significativo. La sicurezza e la salute pubblica devono essere la priorità assoluta per tutte le autorità coinvolte.

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