Agrigento – Quartiere di Fontanelle, Agosto 2024

Sono 34 giorni che i rubinetti del quartiere di Fontanelle sono a secco, e l’orizzonte non sembra promettere miglioramenti. Mentre il calendario scorre inesorabile verso i 40 giorni senza una goccia d’acqua, i cittadini di questo popoloso quartiere agrigentino continuano a sentirsi abbandonati dalle istituzioni locali. Una situazione che sta diventando insostenibile per oltre 12.000 persone, le cui necessità quotidiane vengono ignorate in favore di eventi culturali e concerti, a quanto pare ben più importanti per l’amministrazione comunale.

Mentre il sindaco e la sua giunta si occupano di promuovere eventi come il concerto de “Il Volo” e quello di Giovanni Allevi previsto per febbraio, il problema dell’acqua sembra essere sparito dall’agenda politica. Nessuna parola, nessun piano concreto per porre fine a una crisi che sta mettendo in ginocchio un intero quartiere. La verità, ormai evidente a tutti, è che le polemiche e le promesse vuote non porteranno neanche una goccia d’acqua a Fontanelle, dove le famiglie, molte delle quali anche con persone disabili, sono lasciate a gestire da sole un’emergenza che non accenna a risolversi.

Agrigento, purtroppo, non è nuova a questo tipo di problematiche. In una città dove l’acqua arriva con una frequenza che oscilla tra i 7 e i 10 giorni, il disagio è parte della quotidianità. Tuttavia, ciò che sta accadendo a Fontanelle supera di gran lunga qualsiasi difficoltà precedente, trasformandosi in una crisi umanitaria a tutti gli effetti.

A peggiorare ulteriormente la situazione, sono emerse segnalazioni inquietanti: mentre le case di Fontanelle rimangono asciutte, un’autobotte sarebbe stata avvistata a scaricare acqua presso il porticciolo, sul pontile del presidente dell’AICA, l’azienda che gestisce l’erogazione idrica nella provincia. Un’azione che suona come uno schiaffo in faccia a quei cittadini che, da oltre un mese, non vedono una goccia d’acqua nelle loro abitazioni.

Il Codacons, l’associazione dei consumatori, ha già lanciato l’allarme, invitando il sindaco e l’intera classe politica locale a riflettere seriamente sul loro ruolo in questa crisi. Secondo l’associazione, è giunto il momento che il sindaco consegni la fascia tricolore e si dimetta, accompagnato da tutti i responsabili di questa inaccettabile gestione dell’emergenza idrica, in segno di protesta e di assunzione di responsabilità.

Quella di Fontanelle è una situazione che merita attenzione immediata, non solo da parte delle autorità locali, ma anche regionali e nazionali. L’acqua è un diritto fondamentale, e la sua mancanza prolungata è un fallimento che nessuna giustificazione può assolvere. La speranza dei cittadini è che questo grido d’allarme non rimanga inascoltato e che vengano adottate misure urgenti per restituire a Fontanelle ciò che le spetta di diritto: l’acqua.

Un pensiero su “Emergenza idrica a Fontanelle: 34 giorni senza acqua e l’indifferenza delle istituzioni”
  1. L’articolo dice tanto, ma qualcuno legge? Il sindaco che lavora in silenzio dove e’? Xche’ non rinuncia al titolo di capitale della cultura, certamente meritato x templi e scrittori, ma non per strade, acqua e pulizia ? Mi sa che siamo proprio abbandonati, mi viene da scrivere al Volo ed invitarli a non venire x solidarieta’ ad una città in ginocchio, ma capitale!

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