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Agrigento si trova nuovamente a fronteggiare una grave crisi idrica, che sta mettendo a dura prova la pazienza e la salute dei suoi cittadini. Questa mattina, un gruppo di residenti della zona a sud di via Manzoni ha denunciato l’ennesima mancanza di approvvigionamento idrico, una situazione che si ripete da tempo e che ha portato la popolazione locale all’esasperazione.

La rabbia dei cittadini è esplosa durante una diretta social realizzata da Giuseppe Di Rosa del Codacons, chiamato dai residenti per documentare la situazione. Nel video, decine di persone, esasperate e stanche, hanno espresso il loro malessere e disappunto per una situazione ormai insostenibile. Tra loro, genitori preoccupati per la salute dei propri bambini, alcuni dei quali soffrono di allergie ed eritemi aggravati dalla mancanza di acqua.

Di Rosa ha sottolineato come questa crisi idrica rappresenti un’ulteriore umiliazione per Agrigento, una città già duramente provata da problemi infrastrutturali e disservizi. Mentre l’amministrazione comunale è impegnata nell’organizzazione di eventi, i cittadini si sentono abbandonati e privi di risposte concrete. “Non possiamo più vivere in queste condizioni” gridano, minacciando di occupare i palazzi delle istituzioni se la situazione non verrà risolta.

La popolazione, ormai all’estremo della tolleranza, chiede un intervento immediato e risolutivo, temendo che questa ennesima crisi possa ulteriormente compromettere la vivibilità della città. La mancata fornitura d’acqua non è più soltanto un disservizio, ma una questione di salute e dignità per migliaia di agrigentini.

Il video della diretta di Giuseppe Di Rosa, caricato sui social, ha attirato l’attenzione di molti, amplificando il grido d’allarme di una comunità che non sa più cosa fare per essere ascoltata. Agrigento, una città che ambisce a essere un simbolo di cultura e bellezza, si ritrova a dover combattere contro problematiche che sembrano portarla indietro nel tempo.

Il Codacons continuerà a sostenere la lotta dei cittadini, chiedendo risposte immediate dalle autorità competenti. La protesta è solo all’inizio, e la tensione in città cresce di ora in ora. La speranza è che, finalmente, le istituzioni si attivino per risolvere una crisi che sta diventando una vera e propria emergenza sociale.

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