La situazione all’interno della casa circondariale “Pasquale Di Lorenzo” di Agrigento continua a peggiorare. Dopo i recenti episodi di aggressione subiti dal personale da parte dei detenuti e turni di servizio che arrivano fino a 12 ore giornaliere, si aggiunge una nuova emergenza che colpisce duramente chi opera in questo ambiente: la mancanza di tutela dell’igiene, della salute e della sicurezza per i lavoratori.

In data 10 settembre 2024, la delegazione Si.N.A.P.Pe, composta dal Segretario Generale Aggiunto Nicolò Lauricella, dal Segretario Provinciale Gerlando Lauricella e dal Vice Sutti Antonino, ha effettuato un sopralluogo all’interno dell’istituto penitenziario per verificare le condizioni logistiche in cui il personale di Polizia Penitenziaria è costretto a lavorare.

Condizioni igienico-sanitarie deplorevoli

I risultati della visita hanno evidenziato una realtà sconvolgente: il personale opera in condizioni igienico-sanitarie definibili come disumane. Gravi criticità si riscontrano negli impianti, con un evidente contrasto rispetto a quanto previsto dal Decreto Legislativo 81/08 sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e all’articolo 32 della Costituzione Italiana, che tutela la salute come diritto fondamentale dell’individuo.

Secondo la delegazione Si.N.A.P.Pe, le condizioni dei vari posti di servizio sono inaccettabili e richiedono un intervento immediato da parte dell’amministrazione penitenziaria e delle autorità competenti. Il degrado delle strutture rappresenta non solo una minaccia per la salute dei lavoratori, ma anche un pericolo per la sicurezza dell’intera comunità, data la natura delicata del servizio svolto.

La Polizia Penitenziaria merita rispetto

I lavoratori della Polizia Penitenziaria rappresentano una delle principali forze dell’ordine dello Stato. Il loro compito, spesso invisibile e sottovalutato, non si limita a garantire il rispetto della legge all’interno delle carceri, ma contribuisce in modo fondamentale alla sicurezza del Paese. Non è accettabile che coloro che garantiscono l’ordine e la sicurezza lavorino in condizioni precarie, mettendo a rischio la propria salute fisica e mentale.

Un appello alle istituzioni

Il Si.N.A.P.Pe ha rivolto un appello alle istituzioni politiche e all’amministrazione penitenziaria, sollecitando interventi urgenti e radicali per migliorare le condizioni di lavoro nella casa circondariale di Agrigento. Lavorare in ambienti igienicamente inadatti e insicuri è in palese violazione delle normative italiane ed europee. Ignorare queste problematiche significa mancare di rispetto non solo ai lavoratori, ma anche al principio fondamentale di legalità che tali forze rappresentano.

“È ora che si prenda coscienza del sacrificio e dell’impegno quotidiano di questi lavoratori,” ha dichiarato Nicolò Lauricella, Segretario Generale Aggiunto del Si.N.A.P.Pe. “Le istituzioni hanno il dovere morale e giuridico di garantire a chi presta servizio per la sicurezza del Paese condizioni di lavoro dignitose e sicure.”

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