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Accanirsi contro le fasce più deboli ed indifese della popolazione sembra essere diventato il modo più facile, in questa città, per far cassa, questo già di suo è sbagliato e deplorevole, ma usare tale meccanismo, andando a penalizzare i bambini con disabilità fisiche e mentali è inaccettabile ed oserei dire scandaloso.
Questi bimbi già giornalmente lottano, cercando di vivere in una normalità costellata di difficoltà, facendo perno su alcune figure fondamentali, genitori in primis ovviamente, ma altrettanto importanti, figure di professionisti come appunto gli assistenti all’autonomia e alla comunicazione (ASACOM).
Si, come si evince sono particolarmente preso da questa situazione, sono il papà di uno di quei bimbi che si vedrà tolte, per, a loro dire “mancanza di fondi”, il 40% delle ore assegnategli.
Vorrei provare a far capire a chi ha preso tale decisione che queste figure non sono un vezzo, non sono uno status, ma sono un aiuto, uno strumento fondamentale che aiuta i bimbi, ed i propri genitori, nello svolgimento quotidiano della vita di questi bambini.
Pur avendo coscienza di quanto sia speciale il proprio figlio, nelle sue difficoltà o peculiarità, ogni genitore sarebbe ben felice di poter fare a meno di tale strumento, di tali figure, perché questo significherebbe non averne bisogno, significherebbe sapere che il proprio figlio potrà vivere una vita più semplice e serena senza la necessità di tali figure, ma purtroppo non è così, sono figure che devono essere presenti nella vita dei nostri figli.
L’Amministrazione dovrebbe comportarsi come un buon “padre di famiglia”, dovrebbe comportarsi come si comporta ogni genitore, priorità assoluta ai bimbi, senza se e senza ma, molti dei genitori che si trovano in tali situazioni fanno salti mortali ed a volte anche di più, per far in modo di poter dare ai propri figli tutto l’aiuto possibile, anche se questo significa privarsi di tutto il resto, infatti tutto il resto non conta, la cosa più importante sono i bambini.
Non sono di nessuna “corrente” pro o contro qualcuno, ma non penso che sia accettabile ne onesto non gridare tali problematiche, non sono un tecnico che sa da dove vengono i soldi, da chi sono stanziati e per cosa, ma da papà trovo incomprensibile che si trovino i soldi per eventi/spettacoli che, forse un domani, molto lontano…. possono portare visibilità alla Città di Agrigento, e non si trovino i soldi per una cosa così importante come i figli della Città di Agrigento! Un aiuto che è del presente e nel presente, concreto come sono concrete le difficoltà di chi si trova in tali situazioni.
Scrivere in maniera pacata senza farsi prendere dalle emozioni non è semplice, ma si deve fare, si deve far sentire che non è un “taglio spese” senza conseguenze, le conseguenze, ci sono, ci saranno e ricadranno su dei bambini, non si può star zitti, e so che la pensano così anche tante persone che non si trovano in queste difficoltà ma che reputano sbagliato tale taglio, ed a questi va il mio più grande ringraziamento.
Un papà
Gerlando Matina

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