Nuovo capitolo nella lunga battaglia per la tutela della “Villa del Sole” di Agrigento. Il Codacons, tramite il Responsabile Regionale del Dipartimento Trasparenza Enti Locali, Giuseppe Di Rosa, ha presentato un ulteriore esposto alle autorità competenti, sollecitando interventi urgenti per contrastare le gravi irregolarità urbanistiche e paesaggistiche nell’area. Questa denuncia si inserisce in una serie di segnalazioni già presentate, che portano nuovamente all’attenzione pubblica la necessità di preservare un’area di grande valore storico e ambientale, vincolata da rigide normative di tutela.

La vicenda, iniziata con l’avvio dei lavori per la costruzione di un complesso scolastico e di un polo per l’infanzia, ha sollevato diverse polemiche a causa della demolizione di vaste aree verdi e del cambiamento significativo della conformazione naturale del sito. Tali interventi, sostiene il Codacons, sarebbero stati avallati dalla Soprintendenza di Agrigento e dal Comune, nonostante le evidenti contraddizioni rispetto alle normative paesaggistiche e ambientali vigenti.

Dai documenti esaminati emerge un quadro complesso: l’autorizzazione paesaggistica rilasciata dalla Soprintendenza non avrebbe rispettato alcune prescrizioni fondamentali, come il posizionamento dell’edificio scolastico lungo un asse che minimizzasse l’impatto paesaggistico. La nota della Soprintendenza stessa (prot. n. 18752 del 15/10/2024) evidenzia come tali prescrizioni siano state ignorate, senza che siano stati presi provvedimenti di diffida o di autotutela per garantire il rispetto delle norme di conservazione del territorio.

Secondo Giuseppe Di Rosa, questa situazione non rappresenta soltanto una violazione di norme urbanistiche e paesaggistiche, ma rivela un “preoccupante scenario di inerzia e complicità istituzionale” da parte delle amministrazioni coinvolte. Di Rosa ha infatti sottolineato come il Comune di Agrigento e la Soprintendenza abbiano il dovere di assicurare la protezione del patrimonio culturale, aggiungendo che “qualsiasi tentativo di eludere o ignorare le norme di tutela si traduce in un danno irreparabile per la comunità e per il patrimonio storico.”

L’impegno del Codacons e le richieste di trasparenza

Il Codacons, già in passato impegnato a denunciare casi di abusi edilizi e di malgoverno in aree protette, ha accompagnato l’esposto con un dossier presentato lo scorso 6 luglio, includendo una documentazione dettagliata sulle presunte irregolarità. L’associazione ha chiesto alla Regione Siciliana, all’ARTA, alla Procura della Repubblica di Agrigento, alla Guardia di Finanza e al Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di effettuare una verifica approfondita degli atti autorizzativi.

Oltre a richiedere chiarimenti sulle autorizzazioni concesse, il Codacons si impegna a vigilare sull’andamento delle operazioni, anche in considerazione delle proteste e delle mobilitazioni dei cittadini, che chiedono maggiore trasparenza e una gestione responsabile delle risorse pubbliche. In questa vicenda, sottolinea Di Rosa, “la tutela dell’area deve essere considerata un imperativo morale e civico.”

Un appello alla comunità e alle istituzioni

Il Codacons invita infine le autorità locali e regionali a collaborare attivamente per garantire il ripristino della legalità nell’area della “Villa del Sole” e ad affrontare con urgenza le irregolarità riscontrate. La vicenda della “Villa del Sole” diventa così emblematica non solo per il caso specifico, ma anche come monito sull’importanza di vigilare e proteggere i beni storici e ambientali di Agrigento e della Sicilia.

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