Il deputato regionale chiarisce le ragioni delle sue dimissioni e denuncia un processo “temerario” per aver svolto il proprio lavoro.
Palermo – Il deputato regionale Ismaele La Vardera, esponente del gruppo misto all’Ars, ha ufficializzato le sue dimissioni dalla Commissione parlamentare regionale Antimafia. La notizia, diffusa dall’agenzia ANSA, è stata comunicata oggi in Aula, sebbene le dimissioni risalgano al 19 novembre e siano state protocollate il 26 dello stesso mese.
La Vardera ha voluto chiarire subito le ragioni di questa decisione attraverso una nota personale e i suoi canali social, sgombrando il campo da speculazioni politiche:
“Non ha nulla a che vedere con la mia attività politica, ma con un episodio risalente ai tempi della mia carriera da giornalista”.
Il riferimento è a un’inchiesta giornalistica che lo vide protagonista insieme a un collega: durante alcune indagini su un testimone dell’omicidio efferato di Aldo Naro – il giovane ucciso in una discoteca a Palermo nel 2015 – La Vardera afferma di aver subito un’aggressione brutale. Paradossalmente, però, lui e il collega sono stati rinviati a giudizio con l’accusa di violenza privata, in seguito alle domande rivolte al testimone.
Una vicenda che La Vardera definisce “incredibile” e per la quale ha deciso di fare un passo indietro dalla Commissione Antimafia, per rispetto delle istituzioni.
“Ho comunicato questa mia decisione al presidente della Commissione, Antonello Cracolici, e al presidente dell’Assemblea, Gaetano Galvagno, ma non riesco a capire come mai la comunicazione non sia stata resa nell’ultima seduta del 12 dicembre”, ha precisato il deputato.
Un appello all’Associazione della Stampa
La Vardera, che ha sempre rivendicato il diritto-dovere del giornalista di fare domande scomode, si è rivolto anche all’Associazione della Stampa Siciliana affinché intervenga in difesa dei giornalisti che rischiano di trovarsi coinvolti in processi per aver semplicemente svolto il proprio lavoro.
“Le mie dimissioni sono una conseguenza di un cosiddetto processo temerario legato alla mia vecchia professione. Io stavo solo facendo il mio lavoro, e sono certo che ne uscirò a testa alta”, ha concluso.
Dimissioni tempestive e dibattito politico
La vicenda solleva inevitabili interrogativi sulla gestione della Commissione Antimafia e sulla tempistica delle comunicazioni ufficiali in Aula. Mentre le dimissioni risalgono a settimane fa, la loro ufficializzazione è arrivata soltanto oggi, alimentando ulteriori polemiche.
In un contesto delicato come quello siciliano, la scelta di La Vardera punta a evitare qualsiasi ombra sull’operato della Commissione Antimafia, un organo che dovrebbe essere espressione di trasparenza e rigore morale.
Report Sicilia continuerà a seguire gli sviluppi di questa vicenda, dando spazio ai chiarimenti di Ismaele La Vardera e agli eventuali risvolti giudiziari.

