Ad Agrigento, il Teatro Luigi Pirandello si trova al centro dell’attenzione, e non solo per la visita imminente del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, prevista per il prossimo 18 gennaio. Sabato sera, 12 gennaio, durante lo spettacolo della Jazz Orchestra del Conservatorio Arturo Toscanini di Ribera e del celebre pianista Enrico Pieranunzi, un violento temporale ha evidenziato un problema che da tempo sembra affliggere la struttura: le infiltrazioni d’acqua dal solaio.
La pioggia, caduta copiosa in città, si è fatta strada all’interno dello storico teatro, raggiungendo il palco durante l’esibizione, proprio mentre i musicisti erano immersi nell’esecuzione del concerto. Gli spettatori, increduli, hanno ripreso la scena con gli smartphone, inviando i video alla redazione di AgrigentoNotizie, che ha pubblicato la notizia.
Non è la prima volta che il Teatro Pirandello si trova a fronteggiare un simile disagio: già in autunno, durante le prove di uno spettacolo, si erano registrate infiltrazioni d’acqua. A confermarlo è Alessandro Patti, presidente della Fondazione Teatro Luigi Pirandello, che ha spiegato come il problema fosse già noto al Comune di Agrigento. “Da una settimana – ha dichiarato Patti – una squadra di edilizia acrobatica sta lavorando per rendere impermeabile la copertura dello stabile. Non ci sono problemi tali da compromettere la sicurezza della struttura, e il problema sarà risolto prima della venuta del Presidente Mattarella”.
Il 18 gennaio, infatti, il Presidente della Repubblica sarà ad Agrigento per inaugurare ufficialmente l’anno di Capitale Italiana della Cultura 2025. Un evento di rilevanza nazionale che si terrà proprio sul palco del Teatro Pirandello, lo stesso palco che sabato è stato “bagnato” dalla pioggia.
L’episodio, tuttavia, solleva dubbi e preoccupazioni sull’effettiva preparazione della città a un evento di tale portata. Il teatro, simbolo della cultura agrigentina, è chiamato a rappresentare la città sotto i riflettori nazionali e internazionali, ma questo incidente evidenzia ancora una volta le difficoltà infrastrutturali e organizzative che Agrigento deve affrontare.
Riusciranno i lavori di ripristino a essere completati in tempo per garantire una cerimonia impeccabile? La città, già oggetto di numerose critiche per altre inefficienze, sembra camminare su un filo sottile, tra il desiderio di mostrarsi all’altezza del titolo di Capitale della Cultura e la realtà di una gestione spesso improvvisata e superficiale.
Nel frattempo, il sipario su questo capitolo imbarazzante non è ancora calato, e l’attenzione resta alta.
Fonte: AgrigentoNotizie.

