Agrigento – È il 2021 quando il Comune di Agrigento e AICA siglano un accordo per la gestione del servizio idrico integrato. È il 2025 e, incredibilmente, il Comune si trova a sottoscrivere lo stesso identico accordo, con gli stessi problemi e con le stesse motivazioni di emergenza. A questo punto, viene spontaneo chiedersi: cosa è cambiato in questi quattro anni?
Due accordi fotocopia per un problema mai risolto
Analizzando i documenti ufficiali, emerge chiaramente che i due accordi – quello del 18 agosto 2021 e quello del 27 gennaio 2025 – sono praticamente identici nella struttura e nelle finalità. Entrambi prevedono che il Comune assuma il ruolo di delegato per i pagamenti alle ditte che vantano crediti nei confronti di AICA, con l’obiettivo di garantire la continuità del servizio ed evitare interruzioni.
Entrambi i documenti sottolineano che AICA non dispone di fondi liquidi per effettuare i lavori necessari alla manutenzione delle reti e degli impianti idrici. La soluzione? Il Comune utilizzerà parte del proprio debito nei confronti di AICA per pagare direttamente le ditte esecutrici dei lavori.
Se già nel 2021 si parlava di una situazione emergenziale che imponeva l’adozione immediata di questo meccanismo per evitare “interruzioni del servizio e gravi disagi per i cittadini”, com’è possibile che nel 2025 ci si trovi nella stessa identica condizione?
Emergenza perenne o incapacità di risolvere il problema?
L’unico dato certo è che AICA, dopo quattro anni, si trova ancora senza liquidità per garantire la manutenzione della rete idrica. Questo significa che la gestione del servizio idrico in provincia di Agrigento continua a navigare a vista, senza alcuna reale programmazione economico-finanziaria.
Nel frattempo, i cittadini continuano a subire disservizi, carenze idriche, reti colabrodo e bollette salate.
Se l’accordo del 2021 doveva rappresentare una soluzione provvisoria, il fatto che venga riproposto nel 2025 dimostra che non ha mai funzionato. Agrigento è ferma al punto di partenza.
Chi pagherà il conto?
La grande domanda è: chi si farà carico di questa gestione fallimentare? Per quanto tempo ancora il Comune sarà costretto a intervenire per tappare le falle economiche di AICA? E soprattutto, quando si passerà da soluzioni tampone a una vera e propria riforma del servizio idrico?
La ripetizione di un accordo senza alcun miglioramento visibile è la dimostrazione che in quattro anni nessuno ha avuto il coraggio di affrontare il problema alla radice. E intanto, i cittadini pagano – in tutti i sensi – le conseguenze di questa eterna emergenza.
ACCORDO 2021 :ACCORDO-AICA-COMUNE-DI-AGRIGENTO del 18.08.2021
ACCORDO 2025 :GC_12_2025 SCHEMA ACCORDO AICA