PALAZZO TOMASI

Come avevamo già anticipato nel nostro articolo del 30 gennaio qui, Palazzo Tomasi non poteva mai essere una sede proponibile per la Fondazione “Agrigento 2025”. Oggi, a conferma di quanto da noi scritto, è arrivata la dichiarazione della neo presidente della Fondazione, l’ex prefetto di Palermo Maria Teresa Cucinotta, ai microfoni di Giuseppe Caruana di Agrigento Notizie.

Cucinotta ha raccolto la disponibilità del Libero Consorzio di Agrigento ad ospitare nei propri locali la sede della Fondazione, smentendo di fatto la precedente decisione di destinare Palazzo Tommasi a quartier generale dell’ente. Un’altra clamorosa marcia indietro per l’amministrazione Miccichè, che si trova nuovamente a dover affrontare le proprie scelte sbagliate e la mancanza di una visione chiara per l’organizzazione dell’evento “Agrigento Capitale della Cultura 2025”. Va anche rammentato che siamo già a febbraio, in pieno anno 2025, e ancora si cerca la sede della Fondazione, che già dai primi mesi del 2024 avrebbe dovuto lavorare per organizzare gli eventi. Ma si sa, il sindaco ha lavorato nel silenzio, con la differenza che questa volta il silenzio non è degli innocenti.

 DELIBERA DI GIUNTA N. 14 DEL 28.01.2025

“Sto prendendo confidenza sia con la situazione organizzativa sia con quella burocratica per quanto concerne lo sviluppo del progetto di Agrigento Capitale della Cultura 2025”, ha dichiarato la presidente della Fondazione. Un’affermazione che, seppur diplomatica, lascia intendere le numerose criticità riscontrate nell’assetto finora adottato dalla gestione precedente.

Alla domanda su eventuali correzioni da apportare alla Fondazione, la Cucinotta ha risposto: “Sarebbe troppo lungo da descrivere, però lavoriamo bene e tanto, l’impegno non manca e faremo di tutto affinché tutti facciano bella figura, ma soprattutto Agrigento e la Sicilia facciano bella figura”. Un lungo elenco di cose da correggere, dunque, che dimostra ulteriormente la fragilità della pianificazione attuata finora.

Adesso, con la disponibilità del Libero Consorzio, la Fondazione potrà finalmente avere una sede adeguata, ma resta l’imbarazzo per la figuraccia della Giunta Miccichè, che aveva insistito su una soluzione palesemente non idonea. Una scelta che conferma ancora una volta l’approssimazione con cui questa amministrazione sta affrontando un appuntamento così importante per la città.

Resta da capire se questa ennesima rettifica porterà a una maggiore attenzione nella gestione di Agrigento Capitale della Cultura, oppure se ci troveremo ancora una volta a documentare altre improvvisazioni. Una cosa è certa: l’amministrazione dovrà dare risposte concrete e smettere di navigare a vista.

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