scuola monserrato

L’amministrazione comunale di Agrigento sembra aver preso una strada incomprensibile nella gestione degli spazi pubblici. Demolire una villa storica per costruire un asilo e trasformare una scuola in un centro per l’impiego appare come un paradosso amministrativo che ha sollevato polemiche e interrogativi.

Villa del Sole: da spazio verde a cantiere per un asilo

Uno dei casi più contestati è la demolizione della Villa del Sole, un’area verde vincolata sotto il profilo paesaggistico e architettonico. Il progetto prevede la costruzione di un asilo, ma il tutto in un’area sottoposta a tutela, facendo sorgere il dubbio che l’intervento sia ai limiti dell’abusivismo edilizio.

Le associazioni cittadine, tra cui il Codacons, hanno denunciato la scarsa trasparenza del progetto, evidenziando che vi erano soluzioni alternative per realizzare l’asilo senza dover distruggere uno degli ultimi spazi verdi della città. Perché scegliere proprio una villa storica? Chi trae vantaggio da questa decisione?

Scuola Quasimodo: chiusa per calo di studenti, ma invece di farne un asilo diventa un Centro per l’Impiego

A pochi chilometri di distanza, l’ex scuola secondaria “Quasimodo”, situata a Monserrato-Villaseta, è stata individuata come nuova sede del Centro per l’Impiego di Agrigento. La struttura, una volta destinata ai ragazzi del quartiere, verrà convertita in uffici amministrativi.

La giunta ha motivato la scelta con la necessità di dare una funzione pubblica all’edificio, ma non sarebbe stato più logico trasformarla in un asilo, visto che era già una scuola? Al contrario, si è deciso di farne un Centro per l’Impiego, privando il quartiere di uno spazio educativo o di aggregazione giovanile.

Una logica amministrativa che non convince

Le due scelte, messe a confronto, mostrano una strategia amministrativa priva di una visione coerente. Da una parte, si demolisce una villa storica per fare posto a una scuola, quando nel territorio esistono già edifici scolastici chiusi e inutilizzati. Dall’altra, si prende una scuola esistente e la si trasforma in un ufficio.

La domanda è inevitabile: perché non fare il contrario? Perché non lasciare la Villa del Sole come area verde e sfruttare la scuola di Monserrato per l’infanzia? Una scelta simile avrebbe rispettato sia il patrimonio storico che le necessità della comunità, senza sprecare risorse.

Cui prodest? Chi ci guadagna?

A questo punto, la domanda più importante è: chi sta realmente beneficiando di queste decisioni? Sono i cittadini, privati di uno spazio verde e di un plesso scolastico, o ci sono dietro interessi economici e politici poco chiari?

L’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Francesco Miccichè, dovrebbe dare risposte chiare alla città: su quali basi ha deciso di abbattere una villa per fare un asilo e di trasformare una scuola in un centro per l’impiego?

Agrigento si prepara a essere Capitale della Cultura 2025, ma con queste scelte sembra più Capitale del Paradosso.

GC_17_2025

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