Pubblicato sul sito del Comune di Agrigento il 7 febbraio scorso, l’annuncio della partecipazione dell’amministrazione comunale alla BIT – Borsa Internazionale del Turismo, in programma dal 9 all’11 febbraio alla Fiera Milano – Rho, ha sollevato più di un interrogativo. Il Sindaco Francesco Miccichè, l’Assessore alla Cultura e al Turismo Costantino Ciulla e il coordinatore della manifestazione Carmelo Cantone saranno presenti per promuovere e illustrare l’evento che si terrà ad Agrigento dall’8 al 16 marzo 2025.

Cantone ha dichiarato che, sebbene manchino alcuni dettagli per completare il programma, la partecipazione alla BIT è un’occasione prestigiosa per presentare il Mandorlo in Fiore. Tuttavia, ciò che manca non sono solo dettagli organizzativi: a 12 giorni dall’inizio della manifestazione, non è stato ancora reso pubblico alcun riferimento esplicativo sul budget assegnato al dirigente del settore turismo e cultura. Questo lascia aperte numerose domande: chi sta prendendo gli impegni con gli albergatori e le maestranze? Chi e come pagherà?

Un evento senza certezze e con indagini in corso

Le criticità organizzative non sono l’unico elemento di dubbio: le recenti indagini dei carabinieri sulla gestione delle passate edizioni della sagra, che hanno portato al sequestro di documenti relativi alla Sagra del Mandorlo in Fiore, al Capodanno 2022-2023 e ad altre proprietà comunali, gettano un’ombra pesante sull’evento. Non è ancora chiaro se gli errori del passato siano stati corretti o se ci si stia muovendo nuovamente senza una chiara pianificazione economica e gestionale.

Il calo delle prenotazioni e la mancata programmazione

Secondo quanto riportato dagli addetti ai lavori, rispetto allo scorso anno si registra un calo del 40% nelle prenotazioni alberghiere per la Sagra del Mandorlo in Fiore 2025. Una perdita significativa che smentisce qualsiasi narrazione ottimistica da parte dell’amministrazione comunale. Il problema principale sembra essere la totale assenza di una strategia di promozione anticipata, elemento fondamentale per garantire il successo di un evento turistico di questa portata.

Partecipazione alla BIT: promozione o operazione di facciata?

Una domanda sorge spontanea: cosa va a promuovere l’amministrazione comunale alla BIT di Milano a soli 12 giorni dall’inizio della sagra? Solitamente, le fiere internazionali del turismo servono a presentare gli eventi futuri, non quelli imminenti. Gli operatori del settore non possono acquistare o vendere pacchetti last minute per una manifestazione che dovrebbe essere stata pianificata con largo anticipo. Che senso ha questa partecipazione se non quello di vendere fumo e mascherare l’assenza di programmazione concreta?

Conclusioni: il solito caos gestionale

L’ennesima edizione del Mandorlo in Fiore sembra avviarsi sotto il segno dell’improvvisazione, senza certezze economiche, con indagini in corso sulle edizioni passate e con un’amministrazione che preferisce fare propaganda invece di pianificare con serietà. Se il Comune di Agrigento intende davvero valorizzare la sagra, è necessario rispondere subito a una domanda cruciale: chi paga tutto questo?

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