AGRIGENTO – Il sindaco di Agrigento, Franco Miccichè, ha presentato al Consiglio Comunale la relazione annuale sullo stato di attuazione del programma, come previsto dalla legge n. 7 del 26 agosto 1992. Tuttavia, la sua esposizione si è rivelata sorprendentemente breve, meno di 15 minuti, al punto che lo stesso primo cittadino ha invitato i consiglieri a leggere il documento completo presso l’Ufficio di Presidenza piuttosto che approfondire in aula.
Un atteggiamento che ha lasciato perplessi, soprattutto alla luce dell’importanza della relazione, che dovrebbe costituire un momento di confronto tra amministrazione e Consiglio Comunale. Miccichè è apparso infastidito dall’obbligo di relazionare e ha preferito chiudere rapidamente l’intervento, segno evidente di un certo distacco nei confronti del dibattito democratico.
Critiche dalla consigliera Zicari: ”Una relazione imbarazzante”
Duro l’intervento della consigliera Zicari, che ha definito la relazione del sindaco un elenco di successi mai realizzati, in particolare sulla gestione dei rifiuti e sul servizio Asacom per l’assistenza agli studenti disabili.
“Abbiamo trovato curioso che il sindaco abbia inserito tra i punti salienti della relazione progetti sui rifiuti annunciati due anni fa ma che ancora non si vedono nelle isole ecologiche, nel potenziamento del porticciolo o nei dispositivi mangiaplastica”, ha affermato la consigliera, sottolineando come il bando per la raccolta dei rifiuti sia stato prorogato per un altro anno senza risultati tangibili.
Ancora più dura la critica sulla gestione del servizio Asacom: “Le famiglie sono costrette a fare ricorsi al TAR perché le ore di assistenza vengono dimezzate. E quando i ricorsi vengono vinti, il Comune invece di garantire il servizio si oppone, spendendo ulteriormente soldi pubblici in spese legali”.
La consigliera ha inoltre denunciato che, alla richiesta di chiarimenti su un progetto specifico dell’amministrazione, ha ricevuto risposte parziali e incomplete: “Non voglio dire mendaci, ma certamente omissive”, ha detto, chiedendo al sindaco di assumersi le proprie responsabilità sui fallimenti amministrativi.
Alfano: ”Un’amministrazione senza direzione”
Anche il consigliere Alfano ha espresso un giudizio negativo sulla relazione, evidenziando la mancanza di una visione chiara da parte dell’amministrazione. “Siamo di fronte a una città amministrata senza un reale programma, con decisioni prese a caso e senza una strategia concreta per il futuro”, ha dichiarato.
Consiglieri amorfi e dibattito inesistente
Un aspetto ancor più preoccupante emerso durante la seduta è stata l’apatia dei consiglieri, specialmente quelli di maggioranza, che sono apparsi disinteressati alla discussione. Mentre Miccichè leggeva la relazione, in aula regnava un silenzio assente, con i consiglieri comunali apparentemente distaccati e privi di reazioni.
L’episodio conferma la crisi politica che attraversa il Comune di Agrigento, con un’amministrazione sempre più distante dalle reali problematiche cittadine e un Consiglio Comunale che sembra aver perso la capacità di esercitare il proprio ruolo di controllo e indirizzo politico.
Mentre il sindaco preferisce troncare la discussione e rimandare alla lettura individuale della relazione, i cittadini di Agrigento restano senza risposte concrete su temi fondamentali come rifiuti, disabilità e servizi essenziali.