Agrigento: La Giunta Comunale stanzia 700 mila euro per il Festival del Folklore, fondi sottratti alla Capitale della Cultura 2025 – Ora la palla passa al Consiglio Comunale
Agrigento – Con una delibera che sta già facendo discutere, la Giunta Comunale di Agrigento ha deciso di destinare 700 mila euro alla 77ª edizione del Festival del Folklore – Sagra del Mandorlo in Fiore, attualmente finanziando la somma con fondi prelevati dal budget destinato ad “Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025”. La decisione, che non ha visto la partecipazione di tutti gli assessori, lascia ora aperti diversi interrogativi: i fondi saranno ripristinati o verranno tagliati altri servizi essenziali per coprire la spesa?
Il nodo dei finanziamenti e i dubbi sui servizi comunali
L’operazione finanziaria sembra destinata a generare forti contraccolpi sui servizi essenziali della città. Secondo indiscrezioni, la Giunta potrebbe presto approvare una variazione di bilancio per reperire i 700 mila euro sottratti ai fondi culturali, rischiando di azzerare o ridurre ulteriormente servizi pubblici già carenti, come il trasporto per disabili, la manutenzione urbana e il supporto alle fasce deboli.
Giuseppe Di Rosa, portavoce del Codacons, ha attaccato duramente il sindaco Francesco Miccichè, denunciando che questa decisione politica dimostra ancora una volta le priorità distorte dell’amministrazione comunale: “Per il Festival del Folklore ci sono subito 700 mila euro, mentre per i servizi ai cittadini si taglia o si dice che mancano i fondi. Bravo sindaco!”.
Se il Consiglio Comunale non vota la variazione di bilancio?
Adesso inizia il bello. La vera prova politica arriverà nei prossimi giorni, quando la questione dovrà passare al Consiglio Comunale, chiamato a esprimersi sulla variazione di bilancio. Se il Consiglio Comunale non voterà la variazione di bilancio, cosa succederà? Dove prenderà il Comune i soldi per coprire la spesa già deliberata dalla Giunta?
A questo punto si attende di vedere se i consiglieri comunali avranno dignità politica e sceglieranno di difendere i servizi essenziali per i cittadini oppure se si schiereranno dalla parte dei festeggiamenti a ogni costo.
Il ruolo della Fondazione Agrigento 2025 e il ritardo nel versamento dei fondi
Un altro aspetto critico riguarda la Fondazione Agrigento 2025, che gestisce il budget per le iniziative legate alla designazione della città come Capitale Italiana della Cultura. La neo-presidente, Maria Teresa Cucinotta, ex Prefetto, dovrà ora chiarire la posizione della Fondazione e capire se e quando il Comune restituirà i fondi utilizzati. Al momento, sembra infatti che il versamento da parte del Comune possa avvenire con forte ritardo, creando un problema di liquidità per i progetti previsti nel programma culturale del 2025.
Sagra del Mandorlo: tradizione o spreco di risorse pubbliche?
Mentre i cittadini attendono risposte su servizi fondamentali come l’assistenza scolastica per disabili (ASACOM), la manutenzione delle strade e il decoro urbano, la politica agrigentina sembra concentrata su eventi che, seppur di grande richiamo turistico, non dovrebbero sottrarre risorse destinate a progetti di sviluppo culturale e sociale di lungo periodo.
La 77ª edizione della Sagra del Mandorlo in Fiore si svolgerà dunque grazie a una scelta puramente politica, con una spesa di almeno 700 mila euro, mentre i servizi per i cittadini vengono ridotti o annullati. La domanda che sorge spontanea è: Agrigento è davvero pronta a essere Capitale della Cultura o sta solo finanziando eventi di facciata senza una visione strategica per il futuro?
L’opinione pubblica è divisa e l’opposizione politica, così come le associazioni di tutela dei diritti dei cittadini, stanno già preparando azioni di protesta. Resta ora da vedere quale sarà la posizione ufficiale della Fondazione Agrigento 2025 e, soprattutto, se il Consiglio Comunale avrà il coraggio di opporsi o si allineerà alle decisioni della Giunta a discapito dei servizi pubblici essenziali.

