Il Comune di Agrigento è scosso da lotte interne; il Consiglio, unico organo legittimato dal popolo, viene ignorato da una politica becera.

Divisioni e Scontri in Giunta

Il Comune di Agrigento è nel mezzo di una crisi amministrativa profonda. Da oltre quattro anni, l’amministrazione Miccichè è segnata da dissidi interni e dalla mancanza di unione di intenti, sia in giunta che in Consiglio Comunale. La situazione è sempre più critica, con un bilancio in deterioramento e servizi essenziali che ne risentono. In questo clima di guerra intestina, i contrasti tra i membri della coalizione stanno emergendo con forza, creando una spaccatura che mette a rischio il futuro della città.

Il Caso della Conferenza Stampa e l’Esclusione di Piparo

Ieri, durante una conferenza stampa dedicata al progetto di illuminazione dello Stadio Esseneto – finanziato con fondi di sviluppo e coesione stanziati dal Governo Meloni – il sindaco Miccichè si è presentato insieme al deputato Pisano, escludendo l’assessore responsabile dello Sport, Gerlando Piparo. Quest’ultimo, che ha guidato con risultati storici l’impiantistica comunale ed è l’unico eletto nella lista di Fratelli d’Italia, rappresenta un vero “uomo di partito”.
La sua esclusione dalla conferenza stampa solleva gravi interrogativi: perché un assessore che ha portato concreti benefici alla città viene lasciato in disparte? Tale decisione evidenzia tensioni politiche interne, suggerendo che Pisano abbia preferito isolare Piparo, scaricandolo da incarichi rilevanti e costringendolo a difendersi con il sostegno dei leader regionali del suo partito.

Analisi Approfondita della Nota di Piparo

Poco dopo l’evento, l’assessore Piparo ha diffuso una lunga e dettagliata nota stampa, nella quale espone il progetto di illuminazione dello Stadio Esseneto e, al contempo, manifesta il proprio stato di disagio all’interno dell’amministrazione. Nella nota, Piparo dichiara:

“Dopo mesi di impegno e interlocuzioni istituzionali, posso finalmente annunciare con grande soddisfazione che il progetto di illuminazione dello Stadio Esseneto diventa realtà – grazie ai fondi di sviluppo e coesione (FSC) stanziati dal Governo Meloni, Agrigento potrà dotarsi di un impianto moderno, adeguato agli standard richiesti per le competizioni nazionali e all’altezza delle aspettative di atleti e tifosi.

Sin dal primo giorno del mio incarico, ho lavorato con determinazione per portare avanti questo intervento, consapevole della sua importanza strategica per la città e per lo sport agrigentino. Nell’ultima riunione in Prefettura, ho ribadito con forza la necessità di accelerare il processo e ho sollecitato direttamente l’Assessore regionale Giusy Savarino affinché il progetto venisse concretizzato nel più breve tempo possibile.

Il suo impegno, insieme a quello dell’Assessore regionale Alessandro Aricò, è stato decisivo per ottenere le risorse necessarie e sbloccare questo fondamentale investimento. L’illuminazione dello Stadio Esseneto non è solo un intervento tecnico, ma un passo avanti per il futuro dello sport agrigentino. Significa garantire alla nostra squadra e ai nostri giovani atleti un impianto all’altezza delle loro ambizioni, permettere lo svolgimento di eventi in orario serale e migliorare la sicurezza e la fruibilità dell’intera struttura.

Voglio esprimere un sentito ringraziamento al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e a tutto il Governo nazionale per l’attenzione dimostrata nei confronti della nostra città. Un grazie particolare va agli esponenti politici di Fratelli d’Italia, che hanno sostenuto questa iniziativa con determinazione, permettendoci di ottenere le risorse necessarie.

Desidero inoltre ringraziare l’Assessore regionale Giusy Savarino e l’Assessore regionale Alessandro Aricò per il loro fondamentale supporto, così come gli Uffici del Comune di Agrigento, che hanno lavorato con grande professionalità e dedizione per portare avanti questo progetto. Continuerò a impegnarmi con la stessa determinazione affinché Agrigento possa dotarsi di infrastrutture moderne e funzionali, perché credo fortemente nello sport come motore di crescita e aggregazione per la nostra comunità.”

Questa lunga dichiarazione non è soltanto un annuncio tecnico: rappresenta un chiaro atto di autodifesa politica. Piparo, sostenuto dai leader regionali del suo partito, usa il progetto come vetrina per esaltare il proprio operato, mentre evidenzia le tensioni interne che lo vedono contrapposto a Pisano, il quale sembra intenzionato a escludere dalla scena pubblica chi, come lui, porta risultati concreti.

Implicazioni e Prospettive Future

Il sindaco Miccichè, agendo in maniera unilaterale e ignorando il Consiglio Comunale – l’unico organo realmente legittimato dal popolo a parlare e decidere – rischia di compromettere ulteriormente il funzionamento dell’ente. La contrapposizione tra un Piparo che si difende grazie al sostegno dei leader regionali e un Pisano che isola le voci dissenzienti evidenzia una guerra intestina che, se non risolta, potrebbe portare a decisioni drastiche da parte del Consiglio, con il rischio di un completo affondamento amministrativo.

Il Consiglio Delegittimato: Organo Legittimato Messo in Ombra

È evidente che l’amministrazione, dominata da faide interne, ha disatteso il ruolo fondamentale del Consiglio Comunale, unico organo legittimato dal popolo per decidere sul futuro della città. Una politica becera, basata su manovre meschine e lotte di potere, delegittima questo essenziale organismo di controllo, creando un clima di instabilità e sfiducia tra i cittadini. La continua esclusione di voci dissenzienti, come quella di Piparo, dimostra come le divisioni interne compromettano non solo la trasparenza, ma anche la capacità decisionale di chi dovrebbe rappresentare il volere popolare.


In conclusione, Agrigento si trova a fronteggiare non solo sfide infrastrutturali e finanziarie, ma anche una profonda crisi politica interna. Le faide che dilagano all’interno della giunta e la sistematica delegittimazione del Consiglio Comunale rischiano di minare la credibilità dell’intera amministrazione, compromettendo il benessere dei cittadini e il futuro dell’ente. Le prossime mosse del Consiglio, in grado di intervenire in sole 24 ore, saranno decisive per capire se il Comune potrà uscire da questo vortice di contrasti o se il divario interno continuerà a trascinarlo verso un ulteriore affondamento amministrativo.

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