Palermo, 25 febbraio 2025 – La lotta alla mafia in Sicilia riceve oggi un altro duro colpo, con rivelazioni che scuotono le istituzioni e sollevano interrogativi sulla credibilità della Commissione Antimafia Regionale. Giuseppe Di Rosa, esponente del Codacons, denuncia il coinvolgimento del deputato regionale Giuseppe Castiglione nella stessa rete mafiosa della famiglia Santapaola, alla quale apparterrebbero anche i tecnici del PRG di Agrigento, arrestati mentre erano ancora consulenti del Comune.
Le dichiarazioni di Di Rosa non lasciano spazio a dubbi: “Durante la mia audizione in Commissione Antimafia regionale, quando chiedevo che il Comune di Agrigento fosse sottoposto a indagine, Castiglione mi aggredì verbalmente, prendendo le difese dei tecnici del PRG. Oggi scopriamo che facevano parte della stessa famiglia mafiosa. Chiedo al Presidente della Regione, Renato Schifani, di rivalutare la nostra richiesta di indagine sul Comune di Agrigento o di sciogliere immediatamente la Commissione Antimafia Regionale, che si è dimostrata un ostacolo alla verità e alla giustizia.”
L’intervento di Ismaele La Vardera: “Castiglione aggredì verbalmente Di Rosa”
Sulla vicenda è intervenuto anche il deputato regionale Ismaele La Vardera, allora presente all’audizione in Commissione Antimafia. “Ricordo perfettamente come il deputato Castiglione aggredì verbalmente Giuseppe Di Rosa durante l’audizione della Commissione Antimafia. Di Rosa era solo colpevole di fare le domande giuste sul sistema Agrigento. Adesso tutto è più chiaro. Auguro a Di Rosa di andare sempre avanti nelle sue battaglie.”
Oggi alle 15:00 manifestazione davanti all’ARS: “Chiediamo le dimissioni di Castiglione”
A seguito di queste rivelazioni, oggi alle ore 15:00 si terrà una manifestazione davanti all’Assemblea Regionale Siciliana (ARS), per chiedere le dimissioni immediate del deputato Giuseppe Castiglione e per ribadire che la lotta alla mafia non può essere lasciata nelle mani di chi la difende o ne fa parte.
I cittadini onesti di Agrigento e della Sicilia meritano giustizia e trasparenza, e la battaglia contro la corruzione e le infiltrazioni mafiose nelle istituzioni non può più essere rimandata.

