Villa del Sole demolita: complicità accertata di politica e ordini professionali

Non più solo silenzio, ma complicità conclamata. La distruzione della Villa del Sole ad Agrigento e la costruzione di un asilo in totale violazione delle leggi urbanistiche non sono frutto di una svista, ma di una volontà precisa, supportata da chi avrebbe dovuto vigilare e invece ha chiuso entrambi gli occhi.

Adesso il delitto urbanistico è certificato: la politica locale, gli ordini professionali e chiunque avrebbe dovuto garantire la legalità hanno avallato consapevolmente questa operazione, rendendosi responsabili dello scempio.

Un evento sulla tutela del territorio che smentisce sé stesso

L’11 marzo 2025 si terrà presso la Biblioteca Comunale “Franco La Rocca” un evento dedicato alla salvaguardia e valorizzazione del territorio e del patrimonio architettonico. Ma chi prenderà la parola? Gli stessi protagonisti della devastazione della Villa del Sole.

Ecco chi siederà ai tavoli della conferenza, con la responsabilità di aver permesso un abuso edilizio certificato:

  • Franco Miccichè, sindaco di Agrigento, colui che ha firmato gli atti che hanno portato alla distruzione della Villa del Sole;
  • Nino Gaziano, presidente UREGA di Agrigento, che avrebbe dovuto garantire il rispetto delle normative edilizie ma non ha impedito il misfatto;
  • Achille Furioso, presidente dell’Ordine degli Ingegneri, che discute di normativa ma non ha mosso un dito contro la violazione urbanistica;
  • Vincenza Gaziano, presidente dell’Ordine degli Avvocati, che parlerà di “tutela penale dell’ambiente” mentre nessuna azione legale è stata avviata per fermare l’abuso;
  • Rino La Mendola, presidente dell’Ordine degli Architetti, che promuove la “rigenerazione urbana sostenibile” mentre un’area pubblica è stata rasa al suolo senza rispetto per la legge;
  • Totò Talmi, consigliere dell’Ordine Regionale dei Geologi, che discute di gestione del territorio ma non ha denunciato la distruzione di un’area di valore ambientale.

Se questi professionisti avessero davvero a cuore la tutela del territorio, avrebbero impedito lo scempio della Villa del Sole. Invece, si limiteranno a sedersi a un tavolo a discutere, mentre l’illegalità si consuma sotto i loro occhi.

Un asilo costruito contro ogni norma

La demolizione della Villa del Sole è solo l’inizio. Il vero scandalo è che l’asilo che sorgerà al suo posto è palesemente illegale:

  • L’area era soggetta a vincoli paesaggistici e ambientali, ignorati con disinvoltura;
  • Le norme urbanistiche non consentivano la costruzione di un edificio in quella zona;
  • Nessun parere tecnico ha fermato il progetto, nonostante fosse evidentemente fuori legge.

Se un cittadino comune avesse costruito una semplice tettoia senza permessi, sarebbe stato sanzionato immediatamente. Invece, l’amministrazione ha distrutto un’area pubblica intera senza alcuna conseguenza.

Complicità accertata: ora la Procura deve intervenire

Il problema non è più solo la mancanza di controlli: qui c’è un sistema collaudato di complicità tra politica, tecnici e ordini professionali, che ha consentito la distruzione di un bene pubblico per favorire un’operazione edilizia totalmente illegale.

Di fronte a questo atto criminale, Agrigento non può restare inerme. La Procura della Repubblica deve intervenire, verificare le responsabilità di tutti i soggetti coinvolti e avviare un’indagine per abuso d’ufficio, violazione delle normative urbanistiche, omissione di atti d’ufficio e truffa in danno dell’unione europea e dello stato italiano.

Chi pagherà per questo scempio?

La città di Agrigento è stanca di promesse e convegni ipocriti. Ora servono azioni concrete. Se la giustizia non farà il suo corso, resterà solo una certezza: Villa del Sole è stata distrutta con la firma e il consenso di chi oggi parla di tutela del territorio.

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