Le ville di Agrigento tra storia e scempi edilizi: il nuovo libro di Paolo Cilona

Nel pomeriggio di oggi, nella gremita Sala Zeus del Palacongressi di Agrigento, è stato presentato il nuovo libro di Paolo Cilona, intellettuale, giornalista e scrittore, dal titolo “Le ville di Agrigento tra fatti e misfatti quando il passato è sempre presente”.

Un’opera che non è solo un omaggio alla memoria storica delle ville della città, ma anche un atto d’accusa contro decenni di speculazioni edilizie e devastazione ambientale, perpetrati con la complicità delle amministrazioni che si sono succedute nel tempo.

Un viaggio nella storia delle ville di Agrigento

Il libro ripercorre la storia delle principali ville cittadine, partendo da Villa Garibaldi fino ad arrivare alla recente distruzione della Villa del Sole, assurta a simbolo di mala amministrazione e devastazione ambientale.

Cilona, con una rigorosa analisi storica, racconta come il sacco edilizio degli anni ‘60 abbia segnato profondamente Agrigento, distruggendone l’identità urbanistica e paesaggistica. Un processo che, nonostante una crescente coscienza ambientale, non si è mai realmente arrestato, come dimostra il recente abbattimento della Villa del Sole per la costruzione di un asilo in difformità di legge.

Un capitolo significativo è dedicato alla frana del ‘66, evento che ha mostrato in maniera drammatica le conseguenze del consumo selvaggio del suolo e dell’urbanizzazione senza regole, realizzata in barba a ogni studio geologico e normativa vigente.

Gli interventi: tra denuncia e richiesta di giustizia

Durante la presentazione del libro, numerosi relatori hanno sottolineato l’importanza di non abbassare la guardia di fronte allo strapotere amministrativo, che continua a sacrificare il verde pubblico in nome della cementificazione.

  • Giuseppe Lo Pilato, agronomo e dirigente della Kolymbethra, ha evidenziato come la Villa del Sole avrebbe potuto essere riqualificata e mantenere la sua funzione di polmone verde, piuttosto che essere sacrificata per un’opera realizzata senza un piano coerente.
  • L’On. Giovanna Iacono, parlamentare, ha portato la vicenda all’attenzione della politica nazionale, denunciando l’annientamento della Villa del Sole come uno dei peggiori esempi di distruzione del patrimonio verde cittadino.
  • Giuseppe Di Rosa, rappresentante del Codacons, ha ripercorso l’attività di indagine e denuncia che ha portato avanti fin dal primo momento in cui è venuto a conoscenza dell’abbattimento degli alberi. Ha ribadito che la battaglia non è finita e che le associazioni continueranno a vigilare.

L’appello di Paolo Cilona: non abbassiamo la guardia

A concludere l’incontro è stato l’autore Paolo Cilona, che ha parlato con passione e fermezza del suo lavoro. Ha sottolineato come la memoria storica sia un’arma potente, ma che da sola non basta se i cittadini non alzano la voce contro chi governa senza rispetto per il territorio.

“Se non fermiamo questo sistema, il passato continuerà a ripetersi e Agrigento perderà la sua anima”, ha dichiarato Cilona, facendo appello alla coscienza civile della comunità.

L’evento è stato arricchito dagli interventi delle poetesse Vera Di Francesco, Tania Cutugno e Giuseppina Mira, che hanno declamato poesie dedicate alla memoria delle ville cittadine e al valore dell’ambiente. A coordinare la serata è stata la giornalista Margherita Trupiano di TVA.

Un libro che diventa un monito per il futuro

“Le ville di Agrigento tra fatti e misfatti” non è solo un libro di storia, ma un grido di allarme. La devastazione della Villa del Sole è l’ennesima prova di come il territorio sia ostaggio di interessi e speculazioni, mentre chi dovrebbe tutelarlo rimane indifferente o complice.

L’appello lanciato durante l’evento è chiaro: la battaglia per la difesa del verde pubblico e della legalità deve continuare, perché Agrigento merita un futuro diverso, lontano da speculazioni e scempi ambientali.

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